Concorsi truccati Forze armate, mazzette in cambio di idoneità: indagati e perquisizioni

Concorsi truccati Forze armate, mazzette in cambio di idoneità: indagati e perquisizioni

Tre militari sarebbero accusati del reato di corruzione. Indagate 17 persone e perquisite abitazioni ed uffici.

Bufera nell’Aeronautica Militare per un presunto caso di corruzione. La Procura di Foggia sta indagando per alcuni episodi di mazzette in cambio dell’idoneità a passare il concorso per entrare nella Forza armata.

Il caso è successo in Puglia e vede coinvolti 14 genitori che avrebbero pagato delle tangenti per assicurare ai propri figli un posto nell’Aereonautica Militare.

Le indagini sono scattate nel maggio 2021, in seguito alla denuncia di uno dei genitori che ha versato la mazzetta. Gli inquirenti, avvalendosi delle intercettazioni per portare avanti le indagini, hanno fatto scattare le perquisizioni in alcuni uffici ed abitazioni private.

Concorsi truccati Aeronautica Militare: indagati e perquisizioni

I due concorsi truccati finiti nel mirino degli inquirenti si sono svolti nei mesi scorsi a Roma. Nello specifico sono: per VFP4 (Volontario in Ferma Permanente quadriennale) e per VFP1 (Volontario in Ferma Permanente annuale).

La Procura di Foggia ha notificato tre avvisi di garanzia ai tre militari dell’Aeronautica del 32esimo Stormo di Amendola (Foggia) in servizio presso l’aeroporto militare, coinvolti nella presunta corruzione e a 14 genitori, presunti corruttori, degli aspiranti vincitori delle selezioni.

Concorsi truccati Aeronautica Militare: le mazzette

Secondo l’accusa, 14 genitori avrebbero pagato ai tre militari accusati della presunta corruzione tangenti da 7 a 40 mila euro per assicurarsi un posto di lavoro in Aeronautica per i propri figli. Secondo le indagini sarebbero due i sottufficiali ad aver fatto da intermediari per il superamento del concorso.

Concorsi truccati: il caso Campania

Non c’è solo la Puglia, anche in Campania sono scattate le manette per 14 militari accusati di aver ricevuto del denaro in cambio di favori per agevolare alcuni giovani ad entrare nelle Forze armate e nella Polizia Penitenziaria.

Tar gli indagati dalla Procura di Napoli, come riporta Fanpage.it, ci sono anche pubblici ufficiali, come ad esempio Aniello Aversano, assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere; Gennaro Fatone, agente della Municipale al Comune di Caivano; Giorgio Spina, caporal maggiore dell’Esercito Italiano in servizio a Maddaloni.

Secondo gli inquirenti, tutti gli indagati avrebbero fatto da “intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali”.