Paola Gentile - 22 novembre 2022
Assegno unico figli a carico, le novità dal 1° gennaio 2023: tutti gli importi delle maggiorazioni
Con la legge di Bilancio 2023 vengono introdotte due maggiorazioni del 50% per l’assegno unico: per i nuovi nati e per le famiglie numerose fino a tre anni.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2023 che prevede due importanti maggiorazioni per quel che riguarda l’importo dell’assegno unico per i figli a carico: maggiorazioni per i nuovi nati e per le famiglie numerose.
Se le misure adottate dall’esecutivo Meloni dovessero essere confermate dalla Camere, nel 2023 l’importo per l’assegno unico per i figli a carico dovrebbe essere maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli.
Intanto, sono state confermate le maggiorazioni in favore delle famiglie con disabili, così come modificate dal governo Draghi. La presidente Meloni, infatti, ha precisato in conferenza stampa di aver “reso strutturale la maggiorazione per i figli disabili”, puntualizzando come sia fondamentale mettere in campo aiuti in questo senso.
Per la misura sono stati stanziati 610 milioni di euro. Permangono ancora delle perplessità su come funzioneranno le maggiorazioni, ma intanto cerchiamo di capire con numeri e cifre come cambierà l’assegno unico con l’incremento.
Assegno unico: maggiorazioni per i nuovi nati
La prima maggiorazione riguarderà tutte le famiglie con figli appena nati che potranno beneficiare di un incremento del 50% dell’importo di assegno unico erogato nei primi 12 mesi di vita del figlio.
Allo stato attuale, l’assegno varia da un minimo di 50 euro al mese ad un massimo di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico, a questo si aggiunge una maggiorazione fino a 85 euro per il terzo figlio, senza alcuna maggiorazione collegata all’età del bambino. A chi ha 4 o più figli a carico viene riconosciuta una maggiorazione forfettaria di 100 euro.
Quello che è bene capire è se la maggiorazione del 50% verrà applicata sull’importo base e quindi verrà aumentata di altri 87,50 euro per il primo anno di vita del bambino, arrivando così ad un massimo di 262,50 euro al netto di altre maggiorazioni, oppure se il calcolo dovrà essere fatto sull’importo finito, compreso di tutte le maggiorazioni.
Senza contare che il nuovo nato può beneficare di altre maggiorazioni, come quella che ne aumenta il valore di ulteriori 30 euro nel caso in cui lavorino entrambi i genitori.
Se la maggiorazione si applica sull’importo base, l’assegno unico per i primi 12 mesi di vita sale a 292,50 euro; se invece si applica all’importo compreso di altre maggiorazioni, ebbene, in questo caso la cifra arriva a 307,50 euro.
Assegno unico: maggiorazioni famiglie numerose
Le famiglie composte da 3 o più figli avranno diritto ad una seconda maggiorazione. A quanto ammonterà è difficile saperlo, vista la scarsità di indicazioni in merito.
Quello che sappiamo è che la maggiorazione sarà pari al 50% dell’importo percepito e verrà riconosciuta per 3 anni.
Per avere ulteriori dettagli su quale importo si applicherà la percentuale del 50%, se sul valore finale dell’assegno unico percepito o sulla quota che spetta ai figli successivi al secondo, occorre attendere la pubblicazione della legge di Bilancio 2023.
Un’altra misura destinata alle famiglie è la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti dell’infanzia e dell’igiene intima femminile. In più, viene istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una "Carta Risparmio Spesa" per redditi bassi fino a 15.000 euro gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità.
Assegno unico: maggiorazioni figli disabili
Nel caso in cui in un nucleo familiare vi sia almeno un figlio disabile, questi avrà diritto anche nel 2023 a queste maggiorazioni:
- Da 85 a 105 euro (a seconda della gravità della disabilità) a figli minori o maggiorenni con età inferiore ai 21 anni;
- Fino a 120 euro mensili per chi ha un Isee non superiore a 25.000 euro.
Per i figli disabili sopra i 21 anni di età, dovrebbero essere applicate le stesse cifre previste per i minori, ma senza maggiorazioni e quindi l’assegno unico andrà da un minimo di 50 fino ad un massimo di 175 euro con l’importo che varia a seconda dell’Isee.
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