Paola Gentile - 2 agosto 2022
Busta paga di agosto, aumento con il taglio del cuneo: ecco di quanto
Chi beneficerà degli aumenti in busta paga? A quanto ammonta la cifra? Tutte le informazioni necessarie.
Gli effetti benefici del taglio del cuneo fiscale previsto nel Decreto Aiuti bis potrebbero vedersi già nella busta paga di agosto con un aumento dello stipendio.
Il governo Draghi, in carica fino alle elezioni politiche 2022 del 25 settembre, è pronto a dare una mano concreta ai tanti italiani alle prese con il caro bolletta, l’aumento del costo dell’energia, del carburante e del carrello della spesa.
Nel decreto, oltre alla decontribuzione del costo del lavoro, è previsto anche l’anticipo della rivalutazione degli assegni pensionistici.
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe incidere in maniera positiva sugli stipendi dei lavoratori. Vediamo allora per chi la busta paga di agosto potrebbe essere più alta e di quanto.
Taglio del cuneo fiscale: chi ne beneficerà
Nel Decreto Aiuti bis, al via libera a breve, è prevista la misura del taglio del cuneo fiscale che dovrebbe avere durata di sei mesi (da agosto a dicembre 2022) e verrebbe applicata ai lavoratori dipendenti che hanno redditi fino a 35.000 euro (qui l’approfondimento su come verrebbero svantaggiate le Forze dell’Ordine).
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe essere di un punto percentuale aggiuntivo, rispetto allo 0,8 già in vigore fino a fine anno. Ciò significa che l’aliquota contributiva a carico del lavoratore passerà dall’originale 9,19%, al nuovo 7,39%, ma senza alcuna perdita a livello contributivo: è lo Stato a farsi carico del versamento della parte mancante, affinché tutto questo non abbia alcun impatto sulla pensione futura.
Taglio del cuneo fiscale: di quanto aumenterà la busta paga
Sono in molti a chiedersi di quanto aumenterà la busta paga nel mese di agosto grazie al taglio del cuneo fiscale.
Ebbene, siamo in grado di darvi delle cifre. A seconda del reddito dichiarato, i lavoratori dipendenti beneficeranno di:
- 27 euro in più al mese per chi dichiara 35.000 euro l’anno lordi;
- 22 euro in più al mese per chi dichiara 28.000 euro l’anno lordi;
- 12 euro in più al mese per chi dichiara 15.000 euro l’anno lordi.
Come aumenteranno le pensioni
Novità anche per gli assegni pensionistici. La rivalutazione delle pensioni arriverà a partire da settembre 2022, (in anticipo di tre mesi, in quanto era prevista per gennaio 2023).
L’anticipo della rivalutazione dovrebbe essere intorno al 2%; mentre l’aumento definitivo potrebbe essere superiore all’8%, tenendo conto dell’attuale dato dell’inflazione (+7,9% a luglio) e partirebbe da gennaio 2023.
La misura sulle pensioni dovrebbe riguardare tutti, secondo quando riporta il Corriere della Sera, e non solo per chi ha redditi fino a 35.000 euro. Tuttavia, la questione è ancora al vaglio. Il nodo verrà sciolto tra mercoledì e giovedì quando si terrà il Consiglio dei ministri.
Attualmente, il meccanismo per la rivalutazione prevede tre fasce:
- 100% fino a 4 volte la pensione minima, ovvero 523 euro al mese;
- 90% tra 4 e 5 volte il minimo;
- 75% sopra questa soglia.
In seguito all’anticipo previsto per settembre, occorrerà calcolare il conguaglio sulla base dell’indice annuo dell’inflazione fornito dall’Istat.