Marta Zanierato - 4 marzo 2022
Guerra in Ucraina: allarme centrale nucleare più grande d’Europa, cosa può succedere
Perchè Putin è interessato alle centrali nucleari ucraine e perchè un conflitto intorno alle centrali è pericoloso?
Non è servito a nulla il presidio davanti alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare ucraina ed europea.
In questi giorni, una catena di persone ha provato a fermare i carri armati russi e impedirgli di prendere il controllo della centrale nucleare. C’erano camion posizionati di traverso lungo la strada e barricate create sul momento, ma niente da fare.
L’Ucraina aveva chiesto all’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, di dichiarare una zona sicura di 30 chilometri intorno alle centrali nucleari del Paese, in modo da scongiurare un qualsiasi disastro, ma a quanto pare oggi la conquista della centrale di Zaporizhzhia è ufficiale e dichiarata.
Perché Putin vuole prendere il controllo delle centrali nucleari ucraine?
Qual sia il valore strategico delle centrali nucleari nella guerra tra Ucraina e Russia lo spiega in modo semplice e chiaro Marco Bertolini, comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e della Brigata Folgore, in un’intervista a Fanpage.it:
"Un Paese che vuole prendere il controllo di un altro Paese, deve prendere il controllo dei punti strategici, a partire dalle fonti di comunicazione ed energetiche. Avere il controllo di migliaia di ettari di territorio ma non avere il controllo delle centrali nucleari e di quelle elettriche servirebbe a poco. Le centrali nucleari sono quelle strutture che servono a fare andare avanti il Paese. Il loro controllo è fondamentale."
Insomma, sarebbe come staccare la spina all’Ucraina: la centrale Zaporizhzhia è il cuore del Paese, togliendole il controllo su di essa si impedisce all’Ucraina di sostentare il popolo sotto ogni aspetto.
Perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia è pericolosa e cosa può succedere?
Qualunque centrale nucleare attiva nel mondo va supervisionata con assoluta delicatezza perché una mal gestione, anche banale, potrebbe causare danni spaventosi. E se a far paura possono essere anche le centrali nucleari più piccole, figuriamoci quella di Zaporizhzhia.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è il più grande impianto in Europa, ma essa non è pericolosa solo per la sua potenza (possiede 6 dei 15 reattori presenti nel Paese).
La sua pericolosità è dettata anche dalla sua posizione: vicino a lei si trovano la centrale nucleare di Khmelnitsky, con i suoi due reattori, la centrale di Yuzhnoukrainsk, con tre reattori, e la famosissima Chernobyl.
Il rischio ambientale, dunque, resta altissimo: tutto il mondo è preoccupato che si creino le condizioni per una nuovo disastro simile a quello avvenuto nel 1986.
Proprio per questo motivo l’Agenzia internazionale nucleare aveva chiesto lo stop alle azioni militari nelle zone delle centrali.
Che cosa sta succedendo adesso?
Anton Gerashchenko, funzionario del ministro dell’Interno, lancia un appello ai generali russi:
"Ripensateci! Non create le condizioni per una nuova Chernobyl! Le radiazioni non conoscono nazionalità e non risparmiano nessuno."
La Iaea applica regole e svolge valutazioni assicurandosi che le tecnologie nucleari siano usate a scopo pacifico mediante un insieme di misure chiamate ufficialmente “salvaguardie” e in questa situazione il suo ruolo è centrale.
Rafel Mariano Grossi, il direttore generale dell’Iaea, ha allertato sul pericolo costituito da un conflitto armato nei pressi di uno stabilimento nucleare, e questo è ciò che ha dichiarato al consiglio di amministrazione dell’Aiea riunito a Vienna:
“È di fondamentale importanza che il conflitto armato e le attività sul terreno intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e qualsiasi altro impianto nucleare dell’Ucraina non interrompano o mettano in pericolo in alcun modo gli impianti o le persone che lavorano a e intorno a loro.”
Secondo la Russia, il personale della centrale elettrica sta continuando le normali operazioni. L’operatore nucleare ucraino ha dichiarato di essere in contatto con tutte le sue centrali elettriche e le operazioni stanno continuando.
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