Paola Gentile - 3 ottobre 2022
La Nato si rafforza, dove ha schierato le truppe: cosa c’è da temere
L’Alleanza Atlantica fortifica i suoi confini potenziando la sua presenza nei Balcani e in Grecia.
Non c’è solo la guerra russo-ucraina ad impensierire la Nato. L’Alleanza Atlantica è ben conscia che un altro pericolo ancora maggiore può provenire dal cuore dell’Europa: quei Balcani che sono sempre stati una potenziale polveriera pronta ad esplodere. E questa situazione potrebbe fare il paio con i rapporti delicati, al limite dell’ambiguo, che alcuni di quei Paesi hanno con la Russia.
Per questo negli ultimi anni la Nato è corsa ai ripari, inglobando al proprio interno quanti più Paesi possibili di quell’era, compresa la Macedonia del Nord. Tuttavia, restano ancora zone chiave che non sono ancora nell’orbita dell’Alleanza Atlantica.
Gli Stati Uniti e altri Paesi hanno preso parte ad esercitazioni su larga scala che coinvolgono dozzine di aerei e centinaia di operatori speciali in Grecia. Salvaguardare quell’area di confine è fondamentale per arginare un potenziale pericolo che potrebbe arrivare dall’est.
La Nato si rafforza: ecco dove
La missione “Iniochos” che opera in Grecia è una delle più grandi ed importanti esercitazioni aeree della regione, con le forze aeree provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente che si uniscono ad altre Forze armate della Nato.
Il Messaggero asserisce che l’esercitazione ha visto impegnati aerei quali:
- A-200A italiani;
- F-16I israeliani;
- F3 Rafale francesi;
- F-15E e F/A-18 statunitensi;
- F-16C greci;
- F -4E e Mirage 2000-5BG.
Gli Stati Uniti hanno anche pilotato veicoli aerei senza pilota MQ-9 Reaper. Oltre alla Grecia, la Nato ha portato le sue truppe anche nei Balcani.
Il potenziamento strategico in Grecia
Dal 2018, la Nato sta rafforzando l’alleanza di sicurezza con la Grecia. Gli Stati Uniti hanno dato priorità al partenariato militare riconoscendo il territorio ellenico come uno dei membri chiave della Nato.
Di questo legame ha beneficiato molto la Grecia che ha visto aumentare considerevolmente l’esercito che, in pochi anni, ha ricevuto dagli Usa:
- Mark V Special Operations Craft;
- OH-58 Kiowa elicotteri da ricognizione e attacco leggero;
- Veicoli corazzati di sicurezza M1117 Guardian.
Il pericolo principale è che la Russia, qualora non si fermasse all’Ucraina, potrebbe trovare in alcuni paesi dei Balcani dei sodali e scatenare una guerra senza precedenti in Europa.
L’argine che possono rappresentare quei territori dei Balcani che fanno parte della Nato e la Grecia nell’Europa del sud è enorme, facendo da deterrente alle prossime mosse, se ce ne saranno, di Vladimir Putin.