Paola Gentile - 23 gennaio 2023
Meteo Aeronautica Militare, gelo e neve, picco nei giorni della Merla: quando e dove
Italia stretta dalla morsa artica con gelo e neve. Probabile picco nei giorni della Merla.
Nelle scorse ore, il servizio Meteo dell’Aeronautica Militare ha lanciato un nuovo avviso di “fenomeni intensi” che avrebbero riguardato l’Italia nelle prossime 24/36 ore, con il passaggio della tempesta Hannelore che avrebbe portato abbondanti nevicate diffuse al di sopra dei 200 metri su Romagna meridionale e al di sopra dei 300-400 metri sulle Marche settentrionali.
Neve e gelo la faranno da padrone in questi giorni e, secondo la tradizione popolare, nei giorni della Merla si registrerà il picco del freddo.
A partire da domenica 22 gennaio e per le prossime 30 ore sono previsti venti forti dai quadranti orientali, con raffiche di burrasca o burrasca forte su Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, in particolare sulle aree costiere e forti mareggiare anche lungo le coste esposte.
Il vento forte interesserà anche la Liguria e le nevicate torneranno a fare capolino oltre i 300-400 metri su Toscana centrorientale e Umbria settentrionale, e su Piemonte meridionale.
Meteo Aeronautica Militare: che tempo farà in questa settimana?
Oggi, lunedì 23 gennaio 2023, si registra l’allerta gialla per il maltempo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Puglia e Umbria.
A caratterizzare la settimana che va dal 23 al 29 gennaio 2023 è l’aria fredda che soffierà da est e che porterà una marcata instabilità sul versante adriatico.
Le precipitazioni saranno copiose e sopra le medie stagionali sulle regioni adriatiche. Netto calo delle temperature con valori ben al di sotto della media del periodo su tutta l’Italia.
Neve e piogge intense al Centro e al Nord. Per martedì 24 gennaio sono previste nevicate collinari in Piemonte e sul Friuli; piogge nel basso Lazio, Sardegna orientale con neve a 800-900 metri. Instabilità in Sicilia.
Per mercoledì 25 gennaio, instabilità al nordovest, sulla fascia adriatica, maltempo su Puglia, Calabria e Sicilia ionica.
Instabilità diffusa per tutto il resto della settimana e il picco del gelo si potrebbe toccare proprio nei giorni della Merla.
Picco artico nei giorni della Merla: perché si chiamano così
Sono parecchie le leggende sul perché si chiamano “giorni della Merla”. Secondo una di queste, per ripararsi dal forte freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1° febbraio, tutti neri a causa della fuliggine.
Da quel giorno tutti i merli furono neri. Secondo una versione più elaborata della leggenda, una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca del freddo, la merla fece provviste sufficienti per un mese e si rinchiuse nella sua tana fino al 28 gennaio (allora ultimo giorno del mese).
Una volta uscita, prese in giro gennaio che per vendicarsi prese in prestito tre giorni a febbraio, scatenando bufere di gelo e neve che costrinsero la merla a rifugiarsi in un camino. Dopo tre giorni, ne uscì tutta nera e rimase così per sempre.
Picco artico nei giorni della Merla: quando
Secondo la tradizione, i giorni della Merla sono i più freddi dell’anno. E quest’anno sabato 29, domenica 30 e lunedì 31 gennaio si potrebbe raggiungere il picco artico.
Stando al folklore popolare, se i giorni della Merla sono freddi, la primavera sarà bella, viceversa, questa arriverà in ritardo lasciando spazio a temperature invernali.
Subito dopo i giorni della Merla c’è la Candelora, che potrà confermarci se siamo fuori dall’inverno o ancora dentro.
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