Paola Gentile - 18 ottobre 2022
Mosca sfida la Nato, nuove navi nel Mediterraneo: sale l’allerta
La Russia ha inviato altre due corvette nel mare nostrum dove c’è l’esercitazione Nato.
Non si placa la tensione nelle acque del Mediterraneo che è affollato più che mai. Un’allerta che si è intensificata dopo che la Russia ha deciso, nuovamente, di sfidare la Nato mandando due corvette più moderne nel mare nostrum che potrebbero unirsi ad altre due unità partite dalla Siria per controllare le grandi manovre dell’Alleanza Atlantica.
Manovre nelle quali è impegnata anche l’Italia con l’esercitazione Mare Aperto 2022 insieme a cinque nazioni Nato, per attività di combattimento ad alta intensità (qui).
“L’ingresso delle corvette è stato monitorato dagli aerei americani decollati da Sigonella” ha rilevato il sito Itamilradar, come riporta Repubblica.
Un segnale, quello che Mosca ha voluto lanciare alla Nato, non certo di distensione, anzi. Oramai, la guerra non è più soltanto sul campo di battaglia, ma è in mare, è ibrida, ma soprattutto è di nervi.
Mosca sfida la Nato: navi russe nel Mediterraneo
Due navi da guerra provenienti dal Baltico hanno attraversato lo stretto di Gibilterra e con ogni probabilità andranno ad unirsi alle altre due partite dalla Siria, ovvero il caccia Ammiraglio Tributs e la fregata Ammiraglio Kasatonov. Le nuove navi da guerra russe sono le corvette Stoikiy e Soobrazitelnyy.
Sono più piccole e meno potenti delle due unità che si sono ritirate a inizio settembre, ma più moderne. Infatti, sono state progettate per essere:
- Meno visibili ai radar;
- Attrezzate con missili antinave e anti-aerei di ultima generazione;
- Dotate di un sonar integrato per la ricerca dei sottomarini.
Sempre nel Mediterraneo, invisibile in immersione, si aggira il sottomarino a propulsione nucleare Severodvinsk, dotato di missili cruise a lungo raggio.
Esercitazioni Nato
L’obiettivo della presenza delle navi russe nel Mediterraneo è quello di mettere pressione e spiare le esercitazioni dell’Alleanza Atlantica “Neptune Strike” tra Adriatico e Jonio.
La portaerei statunitense George Bush e la sua scorta sono passati sotto il comando diretto del quartiere generale Nato di Napoli. Le manovre coinvolgeranno navi, sottomarini e jet di più Paesi simulando minacce provenienti da Est nell’area dei Balcani e delle coste del Mar Nero.
L’esercitazione della Nato fa il paio con la “Steadfast Noon” che consiste nella capacità dell’Alleanza Atlantica di condurre raid con le armi nucleari tattiche dislocate in Europa, anche se non verranno impiegati ordigni reali.
In questa operazione sono coinvolti i caccia F16 americani di Aviano (Pordenone) e i Tornado italiani del Sesto Stormo di Ghedi (Brescia).
Un Mediterraneo sempre più affollato e sempre più ad alta tensione.
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