Paola Gentile - 3 gennaio 2023
Nave russa con supermissili ipersonici nel Mediterraneo, Putin lancia la sfida: è guerra nucleare?
La “Ammiraglio Gorshkov” sarà l’unica fregata ad imbarcare gli Zircon, potenti supermissili ipersonici in grado di trasportare una testata nucleare da 400 chili.
La nave russa “Ammiraglio Gorshkov” dovrebbe arrivare a breve nelle acque del Mediterraneo, che è quanto mai sovraffollato anche con la presenza della portaerei nucleare americana “George H.W. Bush”.
Ed è proprio la coesistenza delle due fregate dei Paesi più potenti al mondo che impensierisce e fa temere che Putin stia lanciando il guanto di sfida all’America e di conseguenza alla Nato, Italia compresa.
Diciamoci la verità, da quando la Russia ha dato avvio all’operazione speciale in Ucraina, il 24 febbraio scorso, che il mondo intero teme un’escalation nucleare.
Dopo trecento giorni di conflitto, con i soldati di ambedue le fazioni allo stremo e con il silenzio assordante della diplomazia, il timore che la guerra di logoramento possa protrarsi ancora a lungo c’è.
È in questo clima di palpabile tensione che l’Occidente segue con apprensione le mosse della fregata russa che, per la prima volta, imbarcherà a bordo Zircon: un missile ipersonico capace di trasportare una testata nucleare velocissima e di 400 chili di esplosivo ad alto potenziale e, di conseguenza, difficilmente intercettabile dai sistema di difesa.
Se la guerra nucleare tanto invocata da Putin come spauracchio dovesse concretizzarsi, l’Italia si ritroverebbe i missili nucleari dentro casa.
Guerra nucleare nel Mediterraneo: è possibile?
“I nostri Zircon non hanno rivali al mondo” ha dichiarato con orgoglio Vladimir Putin, lontano più che mai da ogni proposito di pace.
Ora i potenti Zircon sono in arrivo nel Mediterraneo a bordo della fregata “Ammiraglio Gorshkov” che, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, sarà l’ammiraglia “della nostra squadra nel Mediterraneo”.
Zircon, il missile ipersonico, viaggia ad una velocità fino a dieci volte quella del suono e può colpire senza essere intercettato qualsiasi bersaglio nell’arco di 1.000 chilometri.
Si tratta di armi hi-tech, mai schierate, finora, su un’unità operativa, progettate per battere le difese delle portaerei americane.
Di certo, sapere di avere una potenziale bomba ad orologeria vicino casa nostra non tranquillizza. Come pure non ci fa stare sereni che la fregata russa nel Mediterraneo sia una chiara risposta alla portaerei nucleare americana “George H.W. Bush” che staziona nelle acque del mare nostrum, scortata da un incrociatore e da tre caccia.
Lo scopo della missione navale russa nel Mediterraneo
La missione navale russa nel Mediterraneo ha lo scopo di sfidare la Nato e gli Stati Uniti ed è una spedizione che ha una grande rilevanza simbolica. Gli ingegneri di Mosca sono stati i primi a sperimentare gli Zircon con lo scopo di distruggere la supremazia navale americana.
Nella fase finale del volo, un apparato all’infrarosso prende il controllo della traiettoria verso il bersaglio designato e permette al missile di compiere manovre evasive, ostacolando ulteriormente l’attività della contraerea.
La fregata lunga 135 metri è stata varata nel 2018 e dispone di sedici celle verticali: oltre ai Zirkon può imbarcare anche i missili cruise Kaliber, usati spesso nei raid contro le città ucraine. Le difese sono garantite da trentadue missili terra-aria, un cannone da 130 millimetri, due mitragliere a canne rotanti e otto siluri.
La “Ammiraglio Gorshkov”, che imbarcherà gli Zircon, prende il nome dallo stratega che, durante la Guerra Fredda, ha rivoluzionato la Marina Sovietica portando nell’Oceano la sfida all’Us Navy.
È stato lui a definire il ruolo chiave della Russia nel Mediterraneo, il bacino da cui passano le rotte verso il Mar Nero, essenziale per la sopravvivenza del Paese.
Appresa la lezione di Gorshkov, Puti ha creato due fronti di conflitto: sul campo ucraino e nel Mediterraneo.
I controlli della Nato
La Nato sta monitorando il viaggio della fregata russa che verrà accompagnata da altre unità militari e da una nave cisterna per i rifornimenti. Attualmente, nel Mediterraneo, la presenza russa è di:
- Due fregate;
- Tre corvette;
- Un sottomarino.
Queste fanno la spola tra le coste siriane e quelle italiane. A settembre, è stato avvistato un sottomarino nucleare davanti alla Sicilia e mai più tornato in superficie.
Il "Severodvinsk" è l’unico battello ad avere sperimentato gli Zircon, lanciandoli in immersione, ma non si sa se li abbia imbarcati nella missione mediterranea.
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