Emilia Morelli - 8 febbraio 2019
Il Nucleo Centrale Investigativo (NIC): funzioni del reparto speciale della Penitenziaria
Il Nucleo Centrale Investigativo della Polizia Penitenziaria è composto da una trentina di uomini cui sono demandate indagini su crimini specifici perpetrati all’interno delle strutture carcerarie.
Tra i reparti speciali, con funzioni autonome, che fanno capo alla Polizia Penitenziaria non si può non prendere in esame il Nucleo Investigativo Centrale. A questo reparto sono demandate tanto funzioni che per la loro rilevanza non potrebbero essere svolte, con la stessa efficienza, dai singoli comparti dell’Arma quanto mansioni di coordinamento capillare delle attività dei singoli istituti penitenziari.
Il NIC è composto da una trentina di uomini con il compito di indagare in un luogo laddove le probabilità di delinquere sono elevatissime: il carcere.
Il Nucleo Investigativo Centrale (NIC) è, quindi, un reparto speciale della Polizia Penitenziaria, istituito con Decreto Ministeriale del 14 Giugno 2007 e oggetto di ristrutturazione nel 2017. È incardinato all’interno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP).
Funzioni
Il Nucleo Investigativo Centrale svolge in via continuativa e prioritaria le funzione di Polizia Giudiziaria enucleate nell’articolo 55 del Codice Penale, il quale recita:
- La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale;
- Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata all’autorità giudiziaria.
In particolare, l’attività investigativa svolta NIC di sua iniziativa o su delega dell’ Autorità Giudiziaria è inerente ad alcuni specifici reati. Questi sono:
- delitti di criminalità organizzata internazionale o nazionale;
- delitti di terrorismo anche internazionale;
- delitti di eversione dell’assetto costituzionale perpetrati all’interno delle carceri;
- indagini che riguardino abusi all’interno di più carceri, oppure che interessino un ambito territoriale più ampio di quello relativo un singolo istituto penitenziario;
- indagini di particolare complessità in cui è preferibile l’intervento del NIC.
Si tratta quindi di un’elencazione non esaustiva ed aperta a innumerevoli fattispecie. Occorre rilevare, peraltro, che gli agenti di Polizia Penitenziaria che compongono il NIC sono particolarmente specializzati.
Organizzazione
Il NIC ha un’organizzazione piramidale al cui vertice è posto un Comandante, questi è nominato dal Capo del Dap.
Si compone, poi di 11 Nuclei Regionali i quali hanno generalmente sede all’interno dei Provveditorati Regionali dell’ Amministrazione Penitenziaria.
Comandante del NIC dal 2014 è Augusto Zaccariello; questi in qualità di esperto rappresenta il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sia nel Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo che in diversi eventi, sia nazionali che europee, in materia di criminalità organizzata, terrorismo interno e internazionale oltre che di radicalizzazione violenta di natura confessionale e proselitismo in ambito penitenziario.
La sezione “Catturandi”
All’interno del NIC ha particolare importanza la sezione Catturandi che si occupa catturare i detenuti evasi, è stata istituita a seguito dell’arresto di un evaso concluso 24 ore dopo la sua fuga. Da allora una serie di successi hanno portato alla messa in stato di arresto di sette latitanti in sei mesi tra cui Gioacchino Matranga, considerato tra i primi 30 fuggitivi più pericolosi d’Italia.
Di norma l’ attenzione degli agenti della Sezione Catturandi si concentra:
- sui detenuti fuggiti dagli istituti a seguito di permessi;
- su chi ha fatto perdere le sue tracce dagli arresti domiciliari;
- su chi è stato scarcerato per errore.
Come fare per entrare nel NIC
Possono accedere al NIC gli agenti della Polizia Penitenziaria a seguito di una Pubblica Selezione, secondo una Circolare Dap la prossima è prevista per il 13, 15, 19, 20 Febbraio 2019.
Per quanto riguarda i requisiti essenziali occorre avere una buona cultura generale oltre a forti motivazioni: gli agenti del NIC costantemente studiano e si aggiornano sulle particolari tematiche su cui sono chiamati ad indagare.
La trentina di agenti che compone il NIC ha infatti, un grado elevatissimo di preparazione considerato che a questi sono affidate le indagini, che per competenze e preparazione, non potrebbero essere affrontate in maniera altrettanto incisiva dai semplici agenti penitenziari.
Sono, poi agenti dotati di forza d’animo e abnegazione al lavoro: sostengono quasi sempre turni estenuanti con all’attivo una media di 80/100 ore di straordinario mensile e all’attivo 40 ore mensili di intercettazioni sbobinate.
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