Marta Zanierato - 3 marzo 2022
Odessa: dove si trova, perché serve ai russi e legami con l’Italia
Odessa è un piccolo angolo italiano e in questi giorni Putin sembra averla messa al primo posto nella lista degli obiettivi. Perchè?
Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco.
Franak Viačorka, giornalista bielorusso e politico, ha fotografato e diffuso gli scatti di quattro navi da sbarco e tre navi missilistiche, a pochi chilometri dalla cittadina di Odessa: tutto fa pensare a un assalto definitivo alla roccaforte della Marina Militare Ucraina.
Ma perché Putin ha puntato gli occhi e gli ordini su questo piccolo angolo d’Italia?
Odessa: dove si trova
Odessa, abitata da quasi un milione di abitanti, è la quarta città più popolosa dell’Ucraina dopo Kiev, Charkiv e Dnipro.
Oltre a essere l’ultimo grande porto che ancora resiste all’avanzata russa, Odessa è anche in una posizione strategica rispetto alla regione della Bessarabia (la parte sud della regione di Odessa vicino alla Romania) e soprattutto a pochi chilometri dalla Transnistria, un piccolo territorio della Moldova che già nel 2014 chiese l’annessione alla Federazione Russa stessa.
Perché Putin vuole Odessa?
Con la caduta nelle scorse ore di Kherson e l’assedio su Mariupol, a Putin manca solo la conquista di Odessa per garantirsi una mappa strategica perfetta.
Infatti, conquistare Odessa significherebbe possedere un ponte perfetto che metterebbe in connessione il Mar Nero col Donbass, regione controllata dalle milizie filorusse.
Odessa è la roccaforte della Marina militare ucraina, ogni famiglia che vive in quella città ha un parente o conosce qualcuno che lavora sulle navi, ogni quartiere ha la sua agenzia di collocamento riservata ai marinai di qualsiasi etnia che vengono anche da fuori per cercare lavoro. Attaccare Odessa significherebbe smantellare un centro di rifornimento per Kiev e per la Nato.
C’è invece chi pensa che Odessa non sia un obiettivo per Putin, ma una semplice carta da avere nel mazzo per giocare, poi, sul tavolo delle trattative. L’obiettivo numero uno del conflitto, infatti, sarebbe la Crimea, occupata, di fatto, già nel 2014 durante il conflitto nel Donbass.
Odessa: un piccolo angolo d’Italia
La storia di Odessa è molto interessante perché ci fa scoprire che questa città non solo è stata fondata da un italiano, ma che è stata proprio una comunità italiana a trasformarne l’aspetto economico e quello architettonico.
Torniamo un po’ indietro nel tempo. Siamo nel 1792 e a quel tempo Odessa non esisteva. Infatti, quando i russi, insieme a Caterina La Grande, invasero la terra per strapparla agli Ottomani, non trovarono nulla. C’era solo un piccolo forte costruito per controllare la zona. Per quanto misera, la – non ancora – Odessa fece subito gola all’impero russo perché la sua conquista avrebbe significato costruire una roccaforte più grande e imponente e avere uno sbocco sul Mar Nero. Dopo diversi scontri con gli Ottomani, i russi conquistarono il territorio e lo trasformarono in un punto di commercio e di espansione economica.
A spingere la regina a costruire la città proprio in questo punto fu l’italiano Josè De Ribas, nato e cresciuto a Napoli, che per cercar fortuna andò in Russia e riuscì a mettersi al servizio di Caterina.
La nuova città di Odessa al momento della conquista, come si può immaginare, era poco popolata. Servivano ingegneri, maestri, architetti e, sempre sotto la spinta di De Ribas, questi vennero cercati soprattutto in Italia.
La popolazione immigrata crebbe negli anni, e nel 1870 la comunità italiana era costituita da 8.000 persone: era talmente presente l’influenza italiana che le lingue scritte e parlate erano due, il russo e l’italiano.
Ma gli italiani non portarono solo la lingua ma anche la ricchezza, soprattutto riaprendo le vie di comunicazione con l’Italia che gli ottomani avevano chiuso.
Cultura, libri, musica, architettura, tutto ebbe un’importante influenza italiana che si può respirare ancora oggi.
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