Luca Restivo - 23 febbraio 2023
Perché una nave russa con missili ipersonici viaggia verso l’Italia
C’è una nave russa in arrivo nel Mediterraneo con missili ipersonici. Il mare nostrum affollato genera instabilità.
Sale l’allarme nel Mediterraneo per la presenza di una nave russa con missili ipersonici che viaggia verso l’Italia e che nelle prossime settimane arriverà nelle acque del mare nostrum.
“Nel Mediterraneo, molto affollato, c’è un equilibrio instabile ” ha dichiarato il capo di Stato Maggiore della Marina Militare Enrico Credendino.
La guerra in Ucraina ha inevitabili ripercussioni per la sicurezza italiana (vedi gli attacchi hacker ai siti istituzionali), malgrado ciò, il nostro Paese continuerà a fare la sua parte (ecco cosa ha fatto l’Italia per la guerra in Ucraina).
Tuttavia, il problema “Mediterraneo” esiste e rimane, principalmente per via del suo ruolo da sempre strategico.
“Gli effetti immediati sulla nostra sicurezza della guerra in Ucraina si sono riverberati ancora una volta sul mare e sono l’aumento impressionante dei numeri della flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero a un livello che non si vedeva nemmeno ai tempi della guerra fredda” ha spiegato il Generale Credendino in audizione alla Commissione Difesa della Camera.
Perché una nave russa con missili ipersonici viaggia verso l’Italia
Dall’inizio del conflitto in Ucraina, il numero delle navi russe nel Mediterraneo è aumentato.
Tuttavia, un numero alto non rappresenta in automatico una minaccia diretta al territorio nazionale, ma contribuisce ad aumentare di molto la tensione.
I russi arrivano al mar Jonio senza problemi:
“fanno puntate verso lo Jonio con un gruppo navale di tre navi moderne. La nave più moderna è la russa, che in questo momento è in Sudafrica e ha imbarcato i missili ipersonici: non sappiamo se siano efficaci o meno, questo lo vedremo, ma la nave entrerà nel Mediterraneo”.
I russi sostengono che questa nave sia la più moderna al mondo, “La situazione è complessa e turbolenta, il rischio di incidenti è alto ” ha aggiunto il Generale Credendino.
A questo, si aggiunge l’atteggiamento dei russi che è “aggressivo”, un comportamento “che non era usuale nel Mediterraneo e prima era evidente solo nel Baltico. Il rischio di incidente è possibile e quando c’è un incidente di questa natura non si sa mai dove si può andare a finire”.
Nel Mediterraneo ci sono quattro portaerei di Paesi alleati: Italia, Francia, Usa e la nave anfibio della Spagna.
Aumento navi russe nel Mediterraneo: sono una minaccia?
Nonostante ci sia stato un aumento impressionante di navi della flotta russa nel Mediterraneo, questa situazione “ non è una minaccia diretta al territorio nazionale. Ci chiede e chiede agli alleati una maggiore presenza in nave. L’esigenza per noi è di essere presenti con una flotta navale bilanciata ” ha chiarito il Generale.
Il Mediterraneo è una zona turbolenta, un crocevia importante, con una “competizione continua tra stati rivieraschi per l’accesso alle risorse economiche e teatro di illeciti di varia natura, tra contrabbando, trafficanti di esseri umani. È necessario monitorarlo costantemente”.
Riarmo Paesi della sponda sud del Mediterraneo
In audizione, il Generale Credendino si è soffermato su un altro punto importante: il problema del riarmo in termini navali delle nazioni della sponda sud del Mediterraneo.
L’Algeria, infatti, compra navi da Italia, Francia e Germania, ma i sommergibili dotati di missili Kaliber li ha acquistati dalla Russia.