Paola Gentile - 28 ottobre 2022
Polizia Penitenziaria, aumenti e nuove strutture in arrivo: ecco il programma del ministro Nordio
Il ministro della Giustizia ha indicato le priorità del governo in materia carceraria: personale, aumento di stipendio e nuove strutture.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha centrato uno dei punti più importanti che impensierisce il personale della Polizia Penitenziaria: la sicurezza nelle carceri e il sovraffollamento.
Negli ultimi tempi sono stati molti gli episodi di risse scoppiate tra le mura dei penitenziari (non ultimo il caso del carcere di Arghillà a Reggio Calabria). Tra le motivazioni si riscontra proprio il problema del sovraffollamento e della carenza di organico, fenomeni che, in questi anni, molte sigle sindacali di settore non hanno mai mancato di evidenziare.
Ora, il guardasigilli della Giustizia ha tra gli obiettivi primari proprio quello di sanare le criticità che investono la Polizia Penitenziaria e di migliorare le condizioni delle carceri.
“ Le carceri sono la mia priorità ” ha detto Nordio in occasione della presentazione del calendario della Polizia Penitenziaria all’Università Roma Tre, nell’aula magna della Facoltà di Giurisprudenza. Al momento, era presente anche il capo del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) Carlo Renoldi.
L’importanza della certezza della pena
Per spiegare il suo piano di interventi per migliorare la situazione carceraria in Italia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio è partito da un assunto fondamentale: “credo che la certezza del diritto dipenda anche dalla certezza della pena ”, pur rimanendo “un garantista”.
Poi, riprendendo le parole della senatrice a vita Liliana Segre, in merito al saper scegliere il giusto, Nordio ha aggiunto: “come si fa ad aiutare chi sceglie il giusto, se chi sceglie ciò che è sbagliato non paga mai?”. Da qui, l’importanza, appunto, della certezza della pena.
Tuttavia, precisa Nordio che la condanna non deve essere espletata solo in carcere e “soprattutto non significa carcere crudele e inumano che sarebbe contro la Costituzione e i principi cristiani”.
Sul tema carceri era intervenuta anche la premier Giorgia Meloni dicendo che: “Non si combatte il sovraffollamento depenalizzando” ma aumentando gli spazi.
Infine, il ministro è intenzionato a far visita ad almeno due o tre strutture carcerarie che si trovano in particolare difficoltà.
La rieducazione del detenuto
Fondamentale è la rieducazione del detenuto che deve essere aiutato nel suo recupero e non farlo diventare peggiore di quando è entrato in carcere. Per fare questo, è importante potenziare le attività di sport e il lavoro per i reclusi.
Gli interventi del ministro Nordio
Nel programma di governo, ha spiegato il ministro, c’è bisogno del:
- Potenziamento delle strutture edilizie delle carceri;
- Potenziamento del personale di Polizia Penitenziaria;
- Costruzione di nuove carceri e miglioramento di quelle esistenti;
- Miglioramento del trattamento economico degli agenti penitenziari, quindi aumento dello stipendio;
- Miglioramento del trattamento economico di chi lavora nelle carceri in condizioni veramente difficili.
Tra i progetti da mettere in atto c’è anche quello sul reato di abuso d’ufficio, per il quale servirà un’accurata discussione parlamentare, con il supporto di statistiche tra indagini iniziate e condanne irrogate, segno che Nordio ha tutta l’intenzione di convocare al più presto gli amministratori locali in modo da dare seguito alla loro richiesta di tutela.
Ma non c’è solo questo. Manca meno di un mese alla scadenza della proroga concessa dalla Corte costituzionale al Parlamento per mettere mano al 41-bis e Meloni è tornata a parlare anche di ergastolo ostativo, ribadendo la necessità di “impedire che venga meno uno degli istituti che sono stati più efficaci contro la mafia che è il carcere ostativo”.
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