Paola Gentile - 22 marzo 2023
Quanto guadagna e cosa fa un project manager: requisiti e come diventarlo
La guida completa su come diventare un project manager.
Il project manager è una professione di alto profilo che richiede impegno e sacrificio.
Diventarlo non è semplice, oltre alla laurea bisogna possedere dei requisiti, chiamati anche skills, che consentono ad un aspirante project manager di essere un bravo comunicatore, avere capacità di leadership salda, motivare il team e saper organizzare idee e progetti.
Di seguito vi proponiamo la guida completa su come diventare un project manager e forniremo indicazioni su quanto guadagna. Oltre a questo, dai requisiti che vi elencheremo potrete capire se questa professione fa per voi o meno.
Guida al project manager
Chi è il project manager
Il project manager altri non è che il responsabile del progetto. Ci sono molti annunci di lavoro che ricercano questa figura, a riprova del fatto che è un mestiere molto ambito.
È la professione giusta per chi vuole sempre mettersi in gioco, assicurando la competitività sul mercato dell’azienda per la quale lavora. Per queste ragioni anche le Piccole e Medie Imprese (PMI) stanno assumendo project manager.
Essere responsabili di un progetto significa raggiungere degli obiettivi aziendali in un preciso lasso di tempo, stabilendo una strategia e un piano adeguati a perseguire lo scopo nel migliore dei modi.
Il PM si occupa delle attività di back office e di front office aziendale, tramite l’analisi, la progettazione, la pianificazione e la realizzazione degli obiettivi, gestendo tutte le fasi.
Il PM si impegna a perseguire il ROI (Return On Investment), vale a dire a far fruttare le risorse impiegate facendo sì che gli utili siano maggiori delle spese.
La relazione tra il PM e il team è fatta di report regolari da sottoporre ai dirigenti e agli stakeholders.
Come si diventa project manager
Per diventare project manager servono delle competenze trasversali, che si possono apprendere sia tramite un iter di studi di tipo accademico sia con l’esperienza sul campo. Completano il pacchetto le propensioni personali e i requisiti.
Il possesso della laurea è sicuramente una marcia in più per chi vuole approcciare a questa professione, e i corsi di laurea più affini per diventare un PM sono: Ingegneria, Economia, Architettura, Management e Finanza.
In un ambito più digitale è bene avere una laurea in Informatica. Importante è anche investire in corsi di formazione post-laurea, quali master in project management e certificazioni che rafforzano il proprio Curriculum Vitae in vista di una futura assunzione.
Oltre a questo, sono richieste anche conoscenze in ambito marketing e comunicazione, per consentire di fare al meglio promozione e marketing con i clienti.
Di cosa si occupa il project manager
Veniamo all’atto pratico: di cosa si occupa il project manager? Ebbene, il PM svolge le seguenti mansioni:
- Valutazione e innovazione delle procedure di gestione dell’azienda;
- Pianificazione dei progetti, contribuendo in modo sostanziale alla loro esecuzione;
- Gestione del team, cercando di rimuovere ostacoli che possono influire sul risultato finale;
- Assistenza nel raccogliere risorse per il progetto da realizzare;
- Identificazione di un budget ragionevole in rapporto a ciascun progetto seguito;
- Svolgimento di controlli di gestione (monitoraggio del budget, controllo dei costi ecc.);
- Formulazione di previsioni economiche;
- Controllo e supervisione sui processi produttivi e le attività svolte;
- Garanzia di un buon ritorno dell’investimento (ROI);
- Compimento di analisi sui rischi e sui possibili risultati;
- Creazione e strutturazione della documentazione e dei report da inviare al team e agli stakeholders;
- Garanzia che tutti gli incarichi e i progetti siano svolti e siano completati in base alle tempistiche prestabilite.
Requisiti del project manager
Oltre alle conoscenze teoriche e pratiche, il PM deve avere dei requisiti che vanno al di là delle semplici competenze. Parliamo di requisiti che un po’ sono innati e un po’ si acquisiscono, quali:
- Capacità di gestire efficacemente il tempo e le attività connesse alla realizzazione del progetto;
- Attitudine alla leadership;
- Capacità di relazionarsi giornalmente con molte persone, gestendole per il miglior risultato possibile;
- Duttilità e spirito di adattamento;
- Attitudine alla gestione dello stress e degli imprevisti;
- Capacità di problem solving.
Quanto guadagna il project manager
Dopo aver analizzato di cosa si occupa e quali sono le soft skills per essere un vero project manager, veniamo allo stipendio. Quanto guadagna un PM?
La busta paga varia a seconda di alcuni fattori, sicuramente l’età e l’esperienza sono delle componenti. Non va dimenticato però che il PM è un dipendente di un’azienda, ma può anche svolgere la libera professione, occupandosi di progetti su commissione.
Se vogliamo fare una stima di quelli che potrebbero essere i guadagni annui del PM, possiamo dire che se lavora in Italia lo stipendio va dai 30.000 ai 50.000 euro l’anno. A questa cifra vanno aggiunti bonus e benefit, quali auto aziendale, tablet, smartphone, ecc.
Se il PM ha una lunga esperienza nel settore, di conseguenza, lo stipendio sale: si può partire dai 70.000 euro e oltrepassare anche i 100.000 euro annui.