Paola Gentile - 7 febbraio 2023
Terremoto in Turchia, partiti gli Usar italiani: ecco cosa fa il gruppo d’eccellenza dei Vigili del Fuoco
L’Usar è specializzato nelle operazioni di soccorso in scenari urbani.
Gli uomini dell’Usar del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco italiano sono partiti per la Turchia, devastata da un violento terremoto, arrivato fino al grado 7.9 della scala Richter.
Il team, altamente specializzato, opererà agli ordini del coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile. Il primo contingente, composto da oltre 50 Vigili del Fuoco, è formato non solo da operatori Urban Search And Rescue, esperti nelle operazioni di soccorso in scenari urbani, ma anche da cinofili, esperti strutturisti e 10 sanitari dell’Asl Toscana.
Il gruppo è decollato dall’Aeroporto di Pisa, come riporta una nota del Ministero dell’Interno.
Il personale è equipaggiato con le più avanzate attrezzature in uso ai Vigili del Fuoco ed ha un’autonomia logistica che permetterà di operare senza sosta per circa sei giorni.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso solidarietà e vicinanza al governo e al popolo turco, evidenziando come l’Italia offrirà alla Turchia il suo “sostegno in questo drammatico momento”.
Ricapitoliamo cosa è successo in Turchia nelle scorse ore e in cosa sono specializzati gli uomini dell’Usar dei Vigili del Fuoco.
Terremoto in Turchia e Siria: il bilancio
Il violento terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale ha già fatto registrare 4.890 vittime, secondo i dati ufficiali riportati da Ansa.it.
Purtroppo, sono numeri destinati a salire nelle prossime ore. Gli esperti stimano fino a 10.000 vittime.
Una seconda scossa, di magnitudo 7.5, ha interessato Ekinozu, a circa 100km da Gaziantep, dove era avvenuta la prima.
Si tratta del sisma più forte dal 1939 ha detto il presidente turco Erdogan, che si è messo a capo dell’Afad, la Protezione Civile turca.
Quella che potrebbe essere definita una vera e propria Apocalisse si è scatenata intorno alle 4:17 di ieri mattina. Una scena da film, se non si trattasse della vita vera. Crollo di grattaceli alti diciassette piani e cattedrali cristiane, il terremoto ha colpito feroce nelle dieci province dell’Anatolia del Sud ed ha raso al suolo 5.606 edifici.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che nella regione colpita dal sisma ci sono 21 italiani: “Li abbiamo raggiunti e ci risulta che stiano tutti quanti bene”.
In un’area più ampia ne sono stati contati 168. Ma nella serata di ieri emerge che un connazionale sarebbe disperso per il crollo di un albergo a Kahramanmaras, racconta Repubblica.
Intanto, gli aiuti italiani sono partiti per Ankara.
Chi sono gli Usar dei Vigili del Fuoco partiti per la Turchia
Il ministro degli Esteri Tajani ha comunicato che la Turchia ha accettato l’aiuto del team di ricerca e soccorso italiano dei Vigili del Fuoco. Oltre 50 uomini degli Usar sono partiti dall’Aeroporto di Pisa, destinazione Ankara.
Chi sono gli Usar dei Vigili del Fuoco? Il progetto USAR (Urban Search And Rescue) nasce per migliorare le attività di soccorso in macerie, scaturite da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici.
È un nucleo altamente specializzato capace di affrontare operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime.
Queste operazioni devono essere particolarmente incisive, tempestive e celeri.
Il team USAR è tipicamente costituito dalle seguenti funzioni:
- Management;
- Esperti strutturisti;
- Unità cinofile;
- Addetti attrezzature tecnologiche;
- Addetti sanitario;
- Addetti alla penetrazione in maceria ed estricazione vittime;
- Specialisti Hazmat (gestione sostanze pericolose);
- Supporto TAS (topografia applicata al soccorso).
Gli operatori devono agire in modo da estricare i soggetti intrappolati entro margini temporali che facilitino il loro trattamento sanitario ed evitino l’insorgere di complicazioni postume o, ancora peggio, il loro decesso.
I Vigili del Fuoco si avvalgono di equipaggiamenti e attrezzature speciali, deputate alla ricerca e al soccorso. Gli strumenti a disposizione sono:
- Geofoni;
- Robot;
- Termocamere;
- Search-cam;
e il team è addestrato a fornire immediatamente il supporto vitale di base (BLS).
Gli aiuti italiani alla Turchia
Oltre al gruppo di soccorso e ricerca, è in preparazione un volo con aiuti che la Turchia chiederà per far fronte alla gravissima situazione che sta vivendo.
Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha spiegato come funziona la macchina degli aiuti:
- Si attiva il meccanismo europeo, l’Italia ha dato la sua disponibilità che è stata accettata dalla Turchia;
- Il nostro Paese ha inviato oltre 50 unità e 12 tonnellate di attrezzature.
Dal canto suo, l’Unione europea ha mobilitato decine di squadre di soccorso da Bulgaria, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania per sostenere i primi soccorritori sul campo.
Disponibile anche la Croce Rossa Italiana a dare tutto il supporto che servirà.
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