Paola Gentile - 1 marzo 2023
Truffa dello specchietto rotto: cos’è e come evitarla
La truffa dello specchietto rotto è tra le più diffuse. La guida completa per sapere come riconoscerla e difendersi.
Che cos’è la truffa dello specchietto rotto?
Per molti, leggendo questo articolo, potrà sembrare una cosa mai sentita, eppure, la truffa dello specchietto rotto è vecchia come il mondo, usata dai truffatori per ingannare gli automobilisti.
Le vittime privilegiate sono anziani e giovani guidatori inesperti. Ogni anno questa truffa coinvolge migliaia di automobilisti.
Partiamo, innanzitutto, con il dire che la suddetta truffa consiste nel fingere che il proprio specchietto sia stata rotto dalla nostra auto in marcia. Lo scopo del truffatore è quello di farsi dare dei soldi contanti per riparare un danno già preesistente.
Per riconoscere ed evitare la truffa dello specchietto rotto, di seguito, vi forniremo tutto quello che c’è da sapere per riconoscerla ed evitarla.
Truffa dello specchietto rotto: in cosa consiste
Essendo lo specchietto l’estremità più sporgente dell’auto, i truffatori fanno leva su questo per far notare che il danno arrecato alla propria auto dalla nostra in marcia riguarda proprio lo specchietto, facendo credere a noi che la rottura è stata provocata dal contatto con la nostra macchina.
Lo specchietto rotto è l’espediente più utilizzato dai malfattori per estorcere denaro contante. C’è da dire, però, che è molto gettonata anche l’ammaccatura sulla fiancata.
Truffa dello specchietto rotto: come funziona
La dinamica della truffa dello specchietto rotto è molto semplice e consiste in alcuni passaggi ben collaudati:
- Da un’auto ferma o che marcia lentamente viene lanciato qualcosa che arriva alla fiancata dell’auto del malcapitato di turno;
- Ne segue un rumore più o meno percettibile, di solito dovuto ai sassi lanciati o da piccole palline di plastica o polistirolo;
- L’auto dei truffatori si accosta e viene chiesto al malcapitato di venire a constatare il danno arrecato;
- Il danno consiste nello specchietto rotto, che lo era già in precedenza, poiché si tratta di una messa in scena.
Lo step successivo è chiedere al poveretto il risarcimento del danno in denaro contante, così da evitare le lungaggini burocratiche e la compilazione del modulo CID. Solitamente, vengono “estorti” dai 20 ai 50 euro.
Truffa dello specchietto: come difendersi
Per evitare la truffa dello specchietto rotto si possono mettere in atto delle contromisure che consistono nel non avvicinarsi troppo alle auto in sosta, in doppia fila o che marciano più lente di noi. Si tratta di strumenti di difesa per non incappare nella truffa, anche se evitarla del tutto è complesso.
Un altro modo può essere quello di non ignorare del tutto i truffatori che chiedono di scendere dalla macchina, poiché la situazione potrebbe degenerare e protrarsi con insulti ai nostri danni.
Quindi, è consigliabile fermarsi e se il truffatore reclama denaro dire di non avere il portafogli, e di conseguenza essere senza denaro, o far notare di non essere d’accordo e che per sistemare le cose è meglio chiamare i vigili.
Sentendo nominare i vigili, i malviventi decideranno di lasciar perdere e andranno via. Per i guidatori più anziani si può consigliare anche di coinvolgere un figlio adulto, e viceversa per i più giovani è utile anche contattare genitori o zii che possono risolvere la situazione.
Anche dire che l’auto non è la nostra e che si chiama il proprietario è una buona soluzione per mettere in fuga i truffatori.
È bene ricordare che lo strumento di difesa migliore dalla truffa dello specchietto rotto è quella di comunicare di voler chiamare i vigili, ed è opportuno anche segnarsi il numero di targa del truffatore per sporgere denuncia.
Argomenti correlati: Polizia Locale