Luca Restivo - 17 novembre 2022
Ue aumenta le spese militari, ok dell’Italia: +70 miliardi in armi
L’Ue chiede agli Stati membri di investire 70 miliardi di euro in più fino al 2025.
Da qui al 2025 si dovranno spendere 70 miliardi in più per le armi. A dirlo è l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell che ha presentato un piano di spesa aggiuntiva per l’Europa ed ha già incassato l’ok dell’Italia.
Dopo i fatti accaduti in Polonia, lo spauracchio dell’art. 5 del Trattato Atlantico e il timore di una guerra con la Russia, l’Unione europea alza il tiro e investe quante più risorse possibili nella Difesa dei suoi confini, preparandosi a fronteggiare una terza guerra mondiale, se sarà necessario.
La notizia dell’aumento delle spese militari è giunta dopo la riunione dei ministri della Difesa dell’Ue, presente anche il nostro Guido Crosetto, poche ore prima che i due missili si abbattessero sulla Polonia e uccidessero due persone.
“ Dobbiamo essere pronti a combattere la guerra di domani, non quella di ieri ” ha dichiarato Borrell e i 27 Stati membri si sono detti pronti ad investire nella difesa comune europea.
Da qui al 2025, i Paesi dell’Ue dovranno sborsare 70 miliardi in più. Nonostante l’impegno sia gravoso, il ministro Crosetto ha ribadito “l’impegno dell’Italia per andare nella direzione indicata dall’Ue”.
Aumento spese militari: guerra vicina?
Investire nella difesa comune europea è un obiettivo che l’Ue si è prefissata da tempo, il cui iter è stato accelerato proprio in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Lo si evince dal fatto che a partire dal 2008, complice la crisi economica mondiale, la spesa militare complessiva dei Paesi dell’Unione europea è diminuita fino a toccare il punto più basso negli investimenti nel 2014, quando vennero impiegati “solo” 160 miliardi l’anno.
Ma il 2014 non è solo l’anno dei fondi più bassi, ma coincide anche con quello del dietrofront. Infatti, proprio nello stesso anno, il trend si inverte, in seguito all’annessione della Crimea da parte della Russia.
L’Ue alza il tiro e torna ad investire nella difesa. Difatti, nel 2021 la spesa ha superato i 210 miliardi di euro.
Il timore che il conflitto ucraino possa estendersi in Europa è tanto, come pure quello di una terza guerra mondiale. Per questo Bruxelles ha stilato un piano di aumento delle spese militari “European Defence Spending” che prevede l’aumento di 70 miliardi per la spesa militare da qui al 2025.
70 miliardi fino al 2025 e acquisti congiunti
La spesa militare fino al 2025 sarà di 70 miliardi di euro e verrà fatta per colmare i mancati investimenti del passato e rimettersi al passo dal punto di vista della difesa con le altre potenze mondiali.
La soglia degli investimenti in cooperazione tra i 27 Paesi Ue sarà fondamentale e se tutti manterranno gli impegni presi, si potrà fare molto di più. Questo “di più” lo si potrà raggiungere con cento progetti di cooperazione militare caldeggiati dall’Ue e che coinvolgono i Paesi europei.
Il Recovery Point, così chiamato nei documenti Ue, si avrà solo dopo il 2023, sempre che i Paesi Ue continuino ad aumentare la spesa in armamenti.
Il bilancio Ue del 2023 prevede lo stanziamento di 2,1 miliardi di euro per il capitolo ’Sicurezza e difesa’, con oltre 215 milioni di euro per gli sforzi di mobilitazione militare.
Di recente il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto notare come “gli Stati Uniti hanno molti carri armati ma di un solo tipo; nell’Ue invece ce ne sono molti meno ma di nove tipi diversi”.
Occorre unire le forze, e aumentare gli investimenti.
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