Paola Gentile - 28 febbraio 2022
Accordo Russia Ucraina per mettere fine alla guerra: le richieste delle parti
Nell’incontro tenutosi a Gomel, in Bielorussia, la delegazione ucraina ha chiesto l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina.
Si sono da poco conclusi i colloqui fra Mosca e Kiev per discutere della fine delle ostilità e il ripristino della pace.
Nella regione bielorussa di Gomel, vicino il fiume Pripyat, le delegazioni dei due Paesi si sono riunite intorno ad un tavolo a cinque giorni dall’aggressione della Russia.
Pesanti i bombardamenti che ci sono stati nella notte nella città di Kharkiv, punto strategico poiché si trova sull’asse che da nord porta verso Kiev. Proprio a Kharkiv, ieri, sono entrati i russi, ma la città resta ancora in mano ucraina.
Una trentina di truppe bielorusse si trovano, invece, a pochi chilometri da Kiev, condotte lì in seguito alle esercitazioni farsa delle scorse settimane: un modo per stanziare uomini armati a confine con l’Ucraina.
Già nella giornata di ieri, il Presidente Zelensky, affidando le sue dichiarazioni ai social, aveva espresso delle perplessità circa la buona riuscita delle trattative, viste anche quelle che sono le richieste, mai celate, di Mosca.
Accordo Russia Ucraina: le richieste delle parti
Se per la delegazione russa non c’erano nomi di “peso” del Governo Putin al tavolo del dialogo - se si esclude il consigliere di Putin, Vladimir Medinsky, e l’oligarca russo Roman Abramovich - l’Ucraina ha inviato a Gomel il Ministro della Difesa Oleksii Reznikov che ha chiesto:
- Il riconoscimento dell’integrità territoriale;
- L’immediato cessate il fuoco;
- Il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina;
- Una pace e non una resa.
Inoltre, il Presidente Zelensky ha chiesto l’adesione immediata della Nazione all’Unione europea, ricevendo la secca la risposta dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, dicendo che per il momento il punto non è in agenda, ma ha assicurato sulla fornitura di jet da combattimento.
La Russia non ha svelato le sue posizioni, anche se dal Cremlino fanno sapere che il dialogo durerà tutto il tempo necessario. Viene da chiedersi se e quando la Russia cederà sulle sue richieste, a questo punto facilmente intuibili:
- Rassicurazioni che l’Ucraina non entrerà nella NATO, men che meno nell’Unione europea;
- Destituzione di Zelensky e instaurazione di un Governo di Kiev filorusso e non filoccidentale;
- Denazionalizzazione dell’Ucraina.
Queste sono delle ipotesi e, al momento, i delegati russi non hanno svelato le loro carte, ma viste le dichiarazioni fatte da Putin allo scoppio del conflitto e le rivendicazioni espresse, potremmo non essere troppo lontani da quelle che sono sempre state le sue prerogative sull’Ucraina.
Come stanno le cose in Ucraina
Il bilancio delle vittime civili nel quinto giorno di guerra è impietoso: 352 morti, tra cui 14 bambini. Sarebbero 500mila, dati ONU, gli espatriati che si sono diretti in questi giorni verso ovest, Polonia, Romania e Moldavia. Dodici/tredici ore per giungere al confine presso Leopoli.
Secondo fonti provenienti dal Governo di Kiev, i bombardamenti si sarebbero ridotti sulla capitale e sulle principali città dell’Ucraina.
Il Cremlino ha invitato i cittadini ucraini a lasciare Kiev tramite in “passaggio sicuro” sull’autostrada per Vasilkov, dopo ad aver prima aizzato la popolazione ad un colpo di stato destituendo Zelensky.
La Farnesina ha raccomandato agli italiani a lasciare la Russia. Anonymous ha rivendicato un attacco hacker ai danni della ferrovia bielorussa e al sito Tass; mentre l’esercito russo occupa la centrale nucleare di Zaporozhye e le città di Berdyansk e Enerhodar.
Putin, nel pomeriggio di ieri, aveva allertato l’apparato nucleare dicendolo loro di tenersi pronti e questo ha inevitabilmente innescato la preoccupazione che la terza guerra mondiale fosse vicina.
L’Italia, oltre all’invio di 3.400 soldati a sostegno delle truppe NATO, erogherà 110 milioni di euro di fondi all’Ucraina, garantendo assistenza ed equipaggiamenti materiali e militari.
Secondo il Times, 400 mercenari russi del gruppo paramilitare Wagner sono entrati in Ucraina con la missione di assassinare Zelensky e i membri del suo governo.
Cosa sta succedendo in Russia
La Russia sta subendo i contraccolpi di una guerra che costa in termini economici tantissimo. A questo si aggiungono le sanzioni dell’Occidente bollate da Putin come “eccessive”.
Il pacchetto ha lo scopo di colpire gli interessi finanziari della Russia e dei suoi oligarchi, escludendo alcune selezionate banche russe dal sistema di pagamenti Swift - il sistema di pagamento interbancario globale - che impedirà loro di condurre le transazioni finanziarie e bloccherà le esportazioni e le importazioni russe. In poche parole: isolare economicamente Mosca.
Oggi, la Borsa di Mosca è rimasta chiusa e la Sberbank Europe, braccio europeo degli affari russi, rischia il fallimento. Il rublo è crollato del 30% (106 rubli per un dollaro); intanto a Piazza Affari crollano i titoli in borsa per Unicredit e Intesa che hanno ingenti interessi economici in Russia.
Vola il prezzo del gas a oltre 110,00€ al MWh e salgono anche i costi di grano e mais.
L’unica a rimanere contraria alle sanzioni alla Russia è la Cina, ribadendo che continueranno la cooperazione commerciale nel rispetto reciproco.
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