Luna Luciano - 26 marzo 2022
L’arma segreta di Putin: come funziona il sottomarino capace di provocare uno tsunami
Continua il conflitto in Ucraina e la tensione aumenta a causa delle ultime rivelazioni. Putin avrebbe un’arma segreta: un sottomarino nucleare capace di provocare uno tsunami. Ecco come funziona.
Un’arma nucleare capace di scatenare uno tsunami. Sarebbe questa la “nuova” arma segreta del presidente russo Vladimir Putin.
Con l’intensificarsi dello scontro tra la Russia e l’Ucraina, aumenta anche la tensione in Europa e sempre più spesso si parla dell’armamentario in dotazione all’esercito della Federazione Russa, spesso anche utilizzando toni allarmistici. Che la Russia sia in possesso di armi di “prossima generazione”, come i missili ipersonici Kinzhal, utilizzati nella guerra in Ucraina, ormai è un fatto noto.
Eppure, ogni giorno emergono sempre nuove notizie riguardo alle armi in possesso della Russia. L’ultima minaccia russa non sarebbe costituita da armi chimiche, bensì da un’arma nucleare, che i media hanno definito così potente da generare onde simili a quelle scatenate da uno tsunami.
È opportuno, prima di cedere a toni allarmistici, di prendere comunque la notizia sul serio e capire cos’è e come funziona questo sottomarino nucleare.
Cos’è la nuova arma segreta di Putin: un sottomarino nucleare
Dopo la bomba termobarica e la bomba tattica nucleare che Putin potrebbe sganciare nel Mar Nero, una nuova arma segreta avrebbe destato le preoccupazioni di scienziati: un sottomarino nucleare.
Il Poseidon è un drone subacqueo senza pilota in grado di trasportare e lanciare ordigni nucleari. Questo tipo di sottomarino è dotato di siluri a testata nucleare da 2 megatoni, che si dice siano in grado di creare questi tsunami alti 100 metri. Il drone è un’arma imponente, circa due metri di lunghezza per un peso di 100 tonnellate, un’arma più grande rispetto a un Mark 48 utilizzato dalla Marina militare degli Stati Uniti. Nonostante le sue dimensioni che, secondo gli esperti, potrebbero renderlo più lento rispetto a un missile balistico intercontinentale, Poseidon sarebbe comunque inarrestabile. Equipaggiato su un drone sottomarino in grado di lanciare ordigni nucleari.
Gli esperti militari sono in allarme e temono che il presidente russo Vladimir Putin possieda realmente quest’ arma nucleare in grado di distruggere le città costiere dell’Ucraina, come Odessa, uno dei punti strategici che la Russia vuole conquistare, in pochi minuti.
Come funziona il sottomarino nucleare: l’arma segreta di Putin
Dopo essere venuti a conoscenza dell’esistenza di un sottomarino nucleare di tale portata è naturale che ci si domandi come funziona quest’arma segreta di Putin.
I siluri del Poseidon possono viaggiare nell’acqua a circa 80 miglia senza essere intercettati. Le forze armate russe non si sono limitate alla progettazione, ma avrebbero anche realizzato dei test nell’Artico, immortalato dalle immagini satellitari.
Secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa russa Tass, la versione più recente di Poseidon potrebbe raggiungere la velocità di 200 km/h, viaggiando in acqua a una profondità di oltre un chilometro. Proprio questa caratteristica la renderebbe un’arma quasi impossibile da intercettare: viaggiando sul fondale marino a grande velocità, riuscirebbe facilmente a eludere qualsiasi difesa navale. Basandosi su quello che si sa dei sottomarini nucleari, l’impianto nucleare sfrutta un reattore ad acqua pressurizzata ad alta pressione, dove il combustibile nucleare inserito nel nocciolo vengono prodotte fissioni per mezzo di neutroni catturati dai nuclei di uranio.
In seguito a una detonazione nucleare, l’arma sfrutterebbe l’effetto di amplificazione del fondale marino, creando delle possibili onde di tsunami che raggiungerebbero i 100 metri di altezza. Gli scienziati hanno avvertito che tale distruzione può essere ottenuta facendo esplodere una testata nucleare sott’acqua, vicino alla costa del mare.
Stando a quanto spiegato dal fisico Rex Richardson al Business Insider:
Un’arma nucleare ben posizionata vicino a una zona costiera, un ordigno con una resa compresa tra 20 megatoni e 50 megatoni, potrebbe certamente sprigionare talmente tanta energia da eguagliare lo tsunami del 2011, e forse molto di più.
La testata nucleare, stando quindi agli esperti militari, sarebbe stata progettata per distruggere le basi navali nemiche distruggendo in pochi minuti l’attività umana sulla costiera.
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