Paola Gentile - 1 marzo 2022
Cosa succede se l’Ucraina entra nell’Unione europea: gli scenari possibili
Nonostante la guerra russo-ucraina e la firma di una domanda di adesione, l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea potrebbe non essere così immediato.
Con tre foto pubblicate sul suo profilo Instagram, al quale sta affidando il suo personalissimo reportage di guerra, il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha firmato la domanda di adesione del suo Paese all’Unione europea, auspicando che possa concretizzarsi il più presto possibile, immediatamente sarebbe meglio.
La sua speranza però deve scontrarsi con il freno posto dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, che ha fatto sapere, ieri, che per il momento il punto non è in agenda, ma ha rassicurato sulla fornitura di jet da combattimento.
Zelensky non si arrende e rilancia: oltre alla volontà di entrare a far parte della NATO, l’Ucraina chiede anche di far parte dell’Unione europea, assicurandosi così protezione e difesa nella guerra russo-ucraina.
Nei giorni scorsi il Presidente ucraino ha sentito telefonicamente i leader europei che gli hanno garantito il loro sostegno e, rinfrancato dalle parole della Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen “l’Ucraina è una di noi e la vogliamo nell’Unione”, Zelensky ha calato l’asso.
Ucraina nella Ue: cosa accadrebbe
Qualora la richiesta del Presidente ucraino venisse accettata, le procedure di ingresso non sarebbero soci rapide.
Dopo che il Parlamento europeo e i Parlamentari nazionali vengono informati della richiesta (art. 49 del Trattato dell’Unione europea), la domanda segue un iter che consta di alcuni passaggi:
- Parere del Consiglio dell’Unione europea;
- Unanimità dei 27 membri;
- Ottenuto lo status di candidato, iniziano i negoziati condotti dal Consiglio europeo.
Il Parlamento europeo prenderà una decisione già oggi, votando una risoluzione su questo argomento e forse accelerando la pratica burocratica proprio alla luce degli eventi di guerra. Le tempistiche restano, al momento, ignote.
Nella bozza di risoluzione, il Parlamento si impegna
“Ad adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Unione Europea, in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione Europea e sulla base del merito, e nel frattempo continuare a lavorare per la sua integrazione nell’Unione”.
Secondo gli esperti l’adesione non sarebbe per nulla scontata, nonostante la situazione in Ucraina. La decisione di Zelensky e la volontà dell’Unione di affrettare i tempi sarebbero solo un modo per indurre Putin a rivedere le sue posizioni.
Ucraina nella Ue: perché l’ingresso non è così scontato
Attualmente, perché l’Ucraina entri nella Ue dovrebbe avviare tutta una serie di riforme di struttura di governance che richiederebbe tempo e investimenti. Entrambe le cose, al momento, non sono in possesso dell’Ucraina.
A questo si aggiunge la supervisione costante della Commissione europea che andrebbe a verificare che lo Stato aderente equipari il proprio sistema a quello degli altri membri.
Un ingresso immediato e “a scatola chiusa” significherebbe rompere i meccanismi e le regole dell’Unione, oltre a creare un precedente.
Il Ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, non ha espresso una posizione in merito all’ingresso immediato dell’Ucraina nella Ue, si è limitato solo a dire che la volontà del Paese è legittima.
Tutt’altra posizione quella assunta dalla Ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ritenendo l’Ucraina una parte della casa europea, ma specificando che l’adesione “non è qualcosa che si possa fare in pochi mesi”.
Ucraina nella Ue: cosa stabilisce il Trattato in materia di difesa comune
Il Trattato dell’Unione europea, infatti, prevede la clausola di difesa reciproca.
All’articolo 42 - modificato nel 2009 - viene specificato che tutti i Paesi dell’Unione sono obbligati ad assistere uno Stato membro che è “vittima di un’aggressione armata sul suo territorio”.
Tuttavia, non è stata prevista alcuna procedura formale, così come non c’è un riferimento esplicito a un’assistenza di tipo militare.
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