Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, chi era, cos’ha fatto e come è morto

Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, chi era, cos'ha fatto e come è morto

42 anni dalla morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa: chi era, cos’ha fatto e perché è stato ucciso.

Fonte immagine: Francesco Lombardi su commons.wikimedia.org

Oggi è il 42° anniversario della morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa che insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro, e all’agente di scorta Domenico Russo ha perso la vita nella strage di Carini. Una vita dedicata alla lotta del terrorismo e della criminalità organizzata, che ne fanno ancora oggi l’emblema della fedeltà allo Stato e alla giustizia. Un esempio per tutti, ma soprattutto per coloro che rivestono cariche pubbliche, come ricordato dal Presidente Mattarella.

Esprimendo il cordoglio del paese, il Presidente della Repubblica ha infatti colto l’occasione per ricordare la necessità di affermare sempre di più “una cultura diffusa della legalità, che rigetti ogni forma di compromesso con la mentalità mafiosa, rafforzando democrazia, sviluppo, coesione sociale”. Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha invitato a onorare la memoria del Generale dalla Chiesa e, naturalmente, di Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo, vittime con lui dell’agguato mafioso:

Il loro sacrificio ci ricorda l’importanza di non abbassare mai la guardia nella lotta contro la criminalità organizzata e di difendere con fermezza i valori di legalità e giustizia.

Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso delle dichiarazioni in ricordo del Generale, “simbolo di integrità e coraggio, un servitore della Nazione che ha sacrificato la sua vita a difesa della legalità per un’Italia più giusta”.

Fonte: ministero della Difesa su X

Chi era il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa e cos’ha fatto

Carlo Alberto dalla Chiesa nasce a Saluzzo il 27 settembre 1920 da Maria Laura Bergonzi e Romano dalla Chiesa, Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. Proprio seguendo le orme paterne, Carlo Alberto dalla Chiesa entra in servizio nell’Arma dopo aver frequentato la scuola allievi ufficiali di complemento di Spoleto, ricevendo anche due croci di guerra al valore durante l’occupazione del Montenegro.

Prende poi il comando della tenenza di San Benedetto del Tronto, passando al Gruppo Carabinieri di Ascoli Piceno dopo l’armistizio del 1943. Qui, si rifiuta di dare la caccia ai partigiani, finché è costretto a fuggire e prende parte alla Resistenza. Un impegno che gli fa conseguire il Distintivo di Volontario della Guerra di Liberazione e il passaggio in servizio permanente nell’Arma dei Carabinieri per merito di guerra.

Viene poi destinato in Campania, dove nasce Rita dalla Chiesa, oggi conduttrice televisiva e deputata della Repubblica, dalla prima moglie, Dora Babbo. Con lei ebbe anche i figli Nando e Simona, entrambi impegnati socialmente e politicamente.

In Campania si distingue nella lotta al banditismo, che lo accompagna anche dopo essersi trasferito in Sicilia, dove incrimina il boss mafioso Luciano Liggio per l’omicidio del sindacalista socialista Placido Rizzotto.

La lotta alla mafia che ha caratterizzato l’operato del Generale dalla Chiesa, portando infine alla sua tragica scomparsa, inizia infatti prestissimo, accompagnandolo in tutta la sua carriera per l’Italia. Nel frattempo, si concentra anche sulla lotta al terrorismo, fondando nel 1974 il Nucleo speciale antiterrorismo. Tra la collaborazione con la Commissione parlamentare antimafia e la lotta alle Brigate Rosse, Carlo Alberto dalla Chiesa riesce a permettere numerosi arresti di personaggi criminali di spicco.

Così, nel 1981 viene nominato Vicecomandante generale dell’Arma, la carica più alta a quel tempo perché il ruolo di Comandante poteva essere ricoperto soltanto da un Generale di Corpo d’Armata. Nel 1982, anno in cui si sposa con Emanuela Setti Carraro dopo essere rimasto vedovo 5 anni prima, viene nominato Prefetto di Palermo, intensificando la sua battaglia contro Cosa Nostra e lamentando in più occasioni la limitatezza dei poteri a disposizione per contrastare una realtà simile. E proprio il 3 settembre 1982, a meno di un mese dal 62° compleanno, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa perde la vita.

Com’è morto il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa

Il 3 settembre 1982 l’auto su cui viaggiavano il Generale dalla Chiesa, la moglie Setti Carraro e l’agente di scorta Russo, viene affiancata da una BMW, da cui provengono le scariche di proiettili che freddano i passeggeri. Per il triplice omicidio vengono condannati all’ergastolo Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci, vertici di Cosa Nostra.

Tommaso Buscetta, collaboratore di giustizia, indicò la responsabilità di Giulio Andreotti che, intimorito dalle informazioni che il Generale possedeva sul caso Aldo Moro, avrebbe domandato l’aiuto del clan mafioso. Un’accusa pesante, ma di cui non si ha conferma processuale.

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