Paola Gentile - 31 marzo 2022
Dipendenti pubblici, in arrivo il congedo papà obbligatorio: Forze Armate e di Polizia sfavorite?
In linea con la direttiva europea, i dipendenti del pubblico impiego potranno godere di 10 giorni di congedo di paternità.
Introdotto nel 2013, in via sperimentale con la legge n. 92/2012, il congedo obbligatorio di paternità ora sarà una riforma strutturale dello Stato, grazie all’inserimento della misura nel Testo Unico sulla maternità e paternità, tramite un decreto legislativo, nella legge di bilancio 2022.
Lo ha reso noto la sottosegretaria al Welfare, Tiziana Nisini, in risposta ad un’interrogazione parlamentare in Commissione Lavoro alla Camera dei deputati. Nisini ha precisato che la misura è inserita in ottemperanza alla direttiva UE 2019/1185 ed è volta a creare un maggiore equilibrio tra attività professionale e vita familiare.
A partire da quest’anno, i dipendenti pubblici potranno godere di questa ulteriore agevolazione, riservata in precedenza ai soli lavoratori dipendenti del settore privato.
Congedo papà obbligatorio: in cosa consiste
Il congedo di 10 giorni per la nascita di un figlio è disponibile anche per i lavoratori del pubblico impiego. La misura, introdotta in via provvisoria nel 2013, diventa strutturale e riconosce ai padri lavoratori dipendenti il congedo di paternità obbligatorio al 100% della retribuzione in occasione della nascita o dell’adozione di un figlio.
La misura va ad aggiungersi a quella già prevista per la maternità e sarà inserita nel Testo Unico sulla maternità e paternità.
Come abbiamo già spiegato, il beneficio era ad appannaggio solo dei lavoratori dipendenti del settore privato, mentre per quelli del settore pubblico serviva l’intervento del Ministro per la Pubblica Amministrazione, previo confronto con le organizzazioni sindacali.
Al fine di evitare ogni differenza di trattamento, il ministero del Lavoro ha predisposto lo schema di decreto legislativo che mette in pratica la direttiva UE 2019/1185 per agevolare i papà, le famiglie e i prestatori di assistenza.
“Il provvedimento - che contiene disposizioni anche di miglior favore rispetto alle previsioni della direttiva europea, sia per quanto riguarda l’età del bambino, sia per quanto concerne la misura delle indennità e la durata del congedo - interviene, tra l’altro, sul testo unico della maternità, inserendovi un articolo dedicato al congedo obbligatorio di paternità della durata di dieci giorni lavorativi”
ha spiegato la sottosegretaria Nisini.
Le modifiche normative permetteranno che la nuova disciplina venga applicata in maniera uniforme per i lavoratori pubblici e privati, senza bisogno di ulteriori elementi attuativi, poiché nell’art. 2, comma 1, lettera e) del Testo Unico viene stabilito che il beneficio è per “lavoratrice e lavoratore” e comprendono i dipendenti con:
- Contratti di apprendistato;
- Amministrazioni pubbliche;
- Privati datori di lavoro;
- Soci lavoratori di cooperative.
L’iter del provvedimento
Introdotta dall’art. 4, comma 24, lettera a), della legge n. 92/2012, il congedo obbligatorio per il padre lavoratore è stato oggetto nel tempo di numerose proroghe.
Originariamente, il congedo era della durata di due giorni per il 2017; salito poi a 4 giorni nel 2018 (elevabile a 5 in sostituzione della madre, in relazione al periodo di astensione obbligatoria ad essa spettante), con una progressione sempre maggiore nel 2019 a 5 giorni; ad 8 giorni nel 2020 e a 10 giorni nel 2021, grazie all’articolo 1, co. 363 della legge n. 178/2020 (elevabili ad undici sempre in sostituzione della madre in relazione al periodo di astensione obbligatoria).
Con la legge di bilancio 2022, la misura diventa permanente e permette un congedo di paternità pari a 10 giorni e pure la facoltà secondo cui il padre possa astenersi per un ulteriore giorno, in accordo con la madre e in sua sostituzione in relazione al periodo di astensione obbligatoria spettante a quest’ultima, quindi per un totale massimo di 11 giorni.
Per le Forze Armate e di Polizia?
Tutt’altro discorso va fatto per le Forze Armate e di Polizia che, pur essendo dipendenti pubblici, hanno altri Istituti previdenziali che tutelano la paternità e la genitorialità. Nell’ultimo rinnovo contrattuale 2019-2021, firmato il 23 dicembre 2021, per le Forze Armate sono stati inseriti due giorni di congedo paternità per la nascita del figlio e tutta una serie di altre novità che potete trovare qui.