Chiara Esposito - 29 ottobre 2021
Forze di Polizia: come aumenta la pensione con la Legge di Bilancio 2022
Rinnovamento del sistema previdenziale: maggiori sicurezze e benefici per le Forze di Polizia. Le linee guida presenti nella Legge di Bilancio 2022.
Il contenzioso sulle pensioni delle Forze di Polizia andava avanti da anni. La volontà dei sindacati si era fatta sentire e la minaccia di possibili manifestazioni in tal senso appariva concreta. Oggi però si è forse giunti al capolinea di questi scontri grazie ad un incentivo a favore dei membri del reparto; la nuova Legge di Bilancio aumenta la pensione del personale.
Le linee guida tracciate nel documento presentato il 28 ottobre ridefiniscono i termini della questione parlando di una riforma delle aliquote retributive. Qui di seguito un’analisi dettagliata di ciò che sappiamo finora.
Un’inversione di rotta era necessaria
Prima delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio le acque in materia di previdenza erano particolarmente agitate. Per farsi un’idea basta pensare alla nota congiunta emessa poco prima della pubblicazione della bozza dai segretari dei sindacati delle polizie ad ordinamento civile Siulp, Sap, Siap e Sappe, Uilpa Polizia Penitenziaria e Fns Cisl (Polizia Penitenziaria).
La stessa mostrava il sentimento di estrema contrarietà del Comparto verso l’attuale iniquità del sistema testimoniando anche il dovere morale e politico che i sindacati maggioritari associano alla prospettiva di imprimere un cambiamento concreto del quadro generale.
Gli stessi si erano mossi proprio per sottolineare l’urgenza della questione e preannunciare un’incisiva azione di protesta nell’ipotesi in cui non venissero eliminate “le gravissime e pesanti sperequazioni tra le forze di polizia ad ordinamento civile, militari e vigili del fuoco in tema pensionistico e previdenziale. Le stesse sarebbero dovute alla non corretta applicazione dell’art. 54 del Dpr 1092/73 da parte dell’Inps che, sempre secondo i sindacati, ha diviso nettamente il Comparto Sicurezza da quello della Difesa.
In assenza di fatti risolutori in sintesi sarebbe stata indetta una mobilitazione generale delle Forze di Polizia tramite manifestazioni di piazza a carattere locale e nazionale. Il tutto pur tenendo conto “del delicato momento storico che vive il paese e delle tensioni sociali e internazionali che preoccupano tutti per la tenuta dell’Ordine Pubblico”.
Dalle righe di quella nota emergono a questo proposito considerazioni di un certo peso ma l’affermazione più evidente è la seguente:
“Non possiamo far gravare sulle spalle dei soli poliziotti il senso di responsabilità dello Stato.”
Pensioni Forze di Polizia: cosa dice la Legge di Bilancio
La questione dell’articolo 54 del decreto del Presidente della Repubblica 1092 del 29 dicembre 1973 sembra essere finalmente risolta, vediamo come.
Grazie alla Legge di Bilancio 2022 vi è una sostanziale semplificazione del sistema delle aliquote e un incentivo corrispettivo per il personale. Con la nuova bozza viene infatti fissata un’aliquota del 2,44%.
Al personale che alla data del 31 dicembre 1995 ha un’anzianità contributiva inferiore ai 18 anni, “effettivamente maturati”, si applica un’aliquota di rendimento più alta rispetto a quella che veniva applicata dall’INPS fino a oggi.
Finora la percentuale sarebbe stata infatti del 2,33% nei primi 15 anni e dell’1,8% dal 1° al 20° anno, per un totale dunque del 30,29% della retribuzione pensionabile nel caso, ad esempio, di un appartenente con 13 anni di contributi maturati entro la suddetta data. Con questa riforma viene invece riconosciuto il 31,72%.
Per riportare un esempio concreto, se analizziamo il caso di un appartenente che alla data del 31 dicembre 1995 ha maturato 13 anni di contributi con media di 40.000€ di retribuzione media lorda annua, ci sarà un incremento di 500 euro l’anno rispetto al passato.
Queste indicazioni dovranno ora trovare una solida concretezza fattuale, ma la strada sembra essere piuttosto spianata.
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