Indennità pensionabile Polizia penitenziaria: la tabella con gli importi aggiornati

All’interno del contratto 2019-2021 per la Polizia penitenziaria sono previsti aumenti anche per l’indennità pensionabile.

Nei giorni scorsi abbiamo approfondito il tema pensioni, soffermandoci su come incrementa la pensione per le forze di Polizia alla luce del nuovo contratto, e non appena il provvedimento entrerà in vigore, si spera quanto prima, anche i penitenziari potranno godere degli incrementi previsti, non solo per ciò che concerne lo stipendio, ma anche per quanto riguardano gli arretrati e gli straordinari; oltre agli incrementi previsti per le varie indennità; senza dimenticare il pagamento del FESI.

Il ritardo nella pubblicazione del contratto in Gazzetta Ufficiale sta creando notevoli disagi al personale delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare. Una vera e propria mancanza di rispetto per chi ogni giorno scende in campo a difesa e tutela del nostro Paese.

Il paragone con il trattamento che potrebbe essere riservato ai dipendenti delle Funzioni centrali è d’obbligo, si parla addirittura di un cedolino straordinario a maggio per l’erogazione di arretrati a maggio ed aumenti a giugno (qui).

Ora, però, concentriamoci sugli importi tabellari dell’indennità pensionabile per la Polizia penitenziaria. Cifre e numeri ci aiuteranno a capire meglio le cose.

Indennità pensionabile: la tabella con gli importi

Nel contratto 2019-2021 sono previsti aumenti per la Polizia penitenziaria anche per quanto riguarda l’indennità pensionabile con un incremento che va dai 39,56€ (con un importo mensile lordo di 571,26€) per l’agente, fino a 64,59€ per il commissario capo penitenziario (con un importo mensile lordo di 932,67€).

Il provvedimento è a decorrere dal 1° febbraio 2021 e quindi, dal momento che il contratto non è ancora stato pubblicato in GU e quindi non è entrato in vigore, spetteranno anche gli arretrati.