Simone Micocci - 6 marzo 2022
La terza guerra mondiale parte dall’Ucraina: la previsione di Giulietto Chiesa
Secondo il giornalista Giulietto Chiesa (morto nel 2020) il prossimo conflitto mondiale "partirà dall’Ucraina". Una previsione quanto mai attuale.
Negli scorsi anni sono diversi coloro che hanno provato a prevedere un ipotetico scoppio di una terza guerra mondiale. Ci sono stati studi che hanno previsto quanti morti ci sarebbero in un caso di un nuovo conflitto su scala mondiale, altri che invece hanno provato a immaginare quali potrebbero essere le cause che porteranno allo scoppio di una nuova guerra.
Tra questi c’è anche Giulietto Chiesa - giornalista professionista corrispondente da Mosca per L’Unità e La Stampa, oltre che per il TG5, il TG1 e il TG3, scomparso nell’aprile del 2020 - il quale già nel 2015 aveva le idee chiare su quali potrebbero essere le cause della terza guerra mondiale.
Non vogliamo scendere sul piano politico: d’altronde Giulietto Chiesa era dichiaratamente di sinistra e anti americano, e riguardo a quanto stava - e sta - succedendo allora tra Occidente e Russia aveva una sua idea ben precisa su cui si può essere d’accordo oppure no. Non vogliamo rispondere alla domanda se la sua interpretazione di cosa potrebbe succedere era più o meno corretta, piuttosto vogliamo soffermarci sul fatto che la sua previsione oggi sembra essere quanto mai attuale.
Questo, infatti, aveva previsto che lo scoppio di una terza guerra mondiale sarebbe stato causato dalle tensioni in Ucraina.
La terza guerra mondiale partirà dall’Ucraina
Fin dalla sua indipendenza l’Ucraina ha sempre oscillato tra la vicinanza all’Occidente e quella alla Russia. Una divisione che si inasprì quando nel 2010 venne eletto nuovamente come presidente Viktor Yanukovych, il quale decise di spostare il proprio orientamento politico in favore della Russia, arrivando nel 2013 a sospendere la Deep and Comprehensive Free Trade Area, l’accordo di associazione e libero scambio con l’Unione europea.
Una decisione che portò a dure reazioni popolari, violenti scontri - che presero il nome di Euromadain - che durarono per circa tre mesi, concludendosi con la fuga e la messa in stato di accusa di Yanukovych a fine febbraio del 2014. Una situazione che portò poi allo scoppio delle tensioni in Crimea.
Sono questi i fatti commentati da Giulietto Chiesa in un intervento del 2015, durante il quale si era detto molto preoccupato dal fatto che tutto il mondo era vicino allo scoppio di una terza guerra mondiale:
Io sono fortemente inquieto perché penso che noi siamo alla vigilia di una grande guerra, l’inizio della terza guerra mondiale. Difficile fermarla, ci sono ragioni molto importanti per cui questa si sta preparando.
Una previsione che allora non si concretizzò ma che oggi sembra quanto mai attuale visto cosa sta succedendo in Ucraina. Una situazione che si spera possa essere ancora risolta sul piano diplomatico, ma che in caso di una mossa azzardata da parte di una delle due parti (l’Occidente, con la Nato, e la Russia) potrebbe anche portare a un conflitto più esteso.
Secondo Chiesa la colpa allora era degli Stati Uniti, i quali avevano deciso - con il supporto della Nato - di potenziare il fronte baltico così da fare pressioni alla Russia. “E prima o poi gli Stati Uniti convinceranno l’Europa dell’importanza di colpire la Russa”.
Occidente e Russia: dove porterà la guerra in Ucraina?
Ripetiamo: non è questa la sede in cui vogliamo dire se Chiesa aveva ragione o no, d’altronde in questi anni sia Occidente che Russia hanno dimostrato di tenere molto all’avere un’influenza sull’Ucraina. Entrambe le parti, dunque, hanno una colpa su quanto sta succedendo, con la Russia che alla fine ha deciso di reagire (secondo Chiesa quella che l’Occidente aveva preparato a Putin era “una trappola”) facendo scattare l’invasione dell’Ucraina.
Invasione che potrebbe portare a un conflitto mondiale? Secondo la previsione di Chiesa sì, visto che questo aveva profetizzato una guerra che partirà proprio dall’Ucraina per poi estendersi a più Paesi. “Non sarà una piccola guerra, lo scopo sarà demolire gli attuali equilibri”, diceva.
Ed è per questo che nei giorni in cui si è alla continua ricerca di coloro che in qualche modo potrebbero aver profetizzato cosa sta succedendo - e soprattutto cosa potrebbe succedere - è tornato attuale il discorso di Giulietto Chiesa. La speranza è che come allora (questo parlava di una guerra vicina “settimane o al massimo mesi”) la sua previsione non si concretizzi.
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