Luca Restivo - 21 giugno 2022
Mascherine in ufficio: per quanto ancora saranno obbligatorie?
La normativa cambia a seconda se si lavori nel pubblico o nel privato. E se si è appartenenti alle Forze armate?
Il 15 giugno è decaduto l’obbligo di indossare la mascherina in alcuni luoghi al chiuso (approfondimento qui) ed è proprio in virtù di questa nuova disposizione che si è generato un equivoco circa l’utilizzo delle mascherine.
Il 30 aprile scorso, è venuta meno la norma che qualifica le mascherine come presidio di protezione individuale anche nei luoghi di lavoro (art. 5 del decreto legge 24/2022) e questo ha indotto molti a ritenere che l’obbligo di mascherina fosse decaduto anche lì.
Ma così non è. L’obbligo resta almeno fino al 30 giugno. Proprio a fine mese è fissato, infatti, un nuovo incontro tra il Governo e le parti sociali che deciderà circa le nuove disposizioni. Il meeting avverrà ad un mese e mezzo di distanza da quello tenutosi il 4 maggio scorso che, di fatto, non ha previsto alcuna scadenza del Protocollo anti contagio del 6 aprile 2021.
Quindi, l’incontro servirà a “verificare l’opportunità di apportare i necessari aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica e normativa” e non significa che l’obbligo decadrà in automatico se non verranno disposti aggiornamenti o modifiche.
Quindi, non è detto che dal 1° luglio decadrà l’obbligo. Per giungere a questa decisione si dovrà valutare la situazione dei contagi e la pressione dei numeri del Covid sul sistema sanitario.
Vediamo meglio per quanto ancora saranno obbligatorie le mascherine e come devono comportarsi i dipendenti del settore pubblico, privato e il personale delle Forze armate?
Mascherine in ufficio: cosa accade nel pubblico
Per i dipendenti del settore pubblico l’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato ma non obbligatorio.
Secondo quanto stabilito dalla circolare del Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, del 29 aprile scorso, il dipendente pubblico dovrà indossare il presidio qualora:
- Si trovi a contatto con il pubblico, cioè i lavoratori del pubblico che lavorano allo sportello, sprovvisti di idonee barriere protettive;
- Svolga il proprio lavoro in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due e salvo che ci siano spazi tali da escludere affollamenti;
- In caso di riunioni in presenza;
- Condivida la stanza con colleghi considerati soggetti fragile;
- Sia in fila a mensa o in altri spazi comuni;
- Si trovi in ascensore;
- Si trovi in tutti i casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.
Mascherine in ufficio: cosa accade nel privato
Per i lavoratori del settore privato resta l’obbligo di indossare le mascherine, ma chirurgiche, fino al 30 giugno, ad eccezione di chi svolge attività lavorativa in isolamento.
L’art. 29-bis del decreto legge 23/2020, ad oggi in vigore, stabilisce che il datore di lavoro debba vigilare che le regole vengano rispettate.
Il mancato rispetto delle stesse è considerato una violazione dell’obbligo di sicurezza contenuto nell’art. 2087 del Codice civile, che fa appello alla prudenza e alla massima sicurezza.
L’infezione contratta sul luogo di lavoro rappresenta a tutti gli effetti un infortunio.
Mascherine sul luogo di lavoro: le Forze armate
Anche il personale delle Forze armate è obbligato ad indossare le mascherine negli uffici. È ragionevole pensare che essendo dipendenti pubblici permanga l’obbligo fino al 30 giugno ma, ad oggi, non sono ancora uscite disposizioni interne che regolamentano se e quando la mascherina potrà essere tolta.
L’appello che arriva dal mondo della scienza è quello di non abbassare la guardia, dal momento che i contagi sono in aumento. Molti virologi sono prudenti anche sull’abolizione dell’isolamento per chi ha contratto il Covid.
La variante Omicron BA.5 ha fatto impennare la percentuale dei contagi al 20,9%, con 16.571 nuovi casi e 59 morti.
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