Militare di leva infortunato: ecco quanto dovrà pagare il Viminale

Dopo 47 anni, un militare di leva sarà risarcito dal Viminale per un infortunio occorsogli quando prestava servizio nel 1975 nell’allora Corpo della Pubblica Sicurezza.

È quanto accaduto ad un ex militare di leva che ha subito un infortunio mentre era impegnato in attività di servizio. Dopo una lunga trafila giudiziaria, la Corte di Cassazione ha emesso la sentenza, stabilendo che il Ministero dell’Interno dovrà pagare le spese legali.

Come sono andate le cose

Nel 1975, un militare di leva, operante nel Corpo della Pubblica Sicurezza, si è infortunato durante un’attività di servizio. L’uomo si era rivolto al Tribunale di Genova per essere risarcito dei danni subiti.

Il giudice ordinario aveva accolto la domanda con una sentenza del 2014, che è stata poi confermata dalla Corte d’Appello di Genova nel 2015 e in ultima battuta dalla Cassazione nel 2021, stabilendo anche la cifra del risarcimento.

La sentenza del Tar

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha emesso una sentenza con la quale chiude la vicenda che si è trascinata per 47 anni tra il militare di leva e il Viminale circa il risarcimento del danno subito dal militare nel 1975.

“Solo dopo l’introduzione di questa lite l’amministrazione dell’Interno si è determinata in argomento con l’atto dell’agosto 2022 con cui ha annullato i precedenti provvedimenti con cui aveva denegato in tutto o in parte le precedenti domande del ricorrente” spiega il Tar, decidendo circa le spese legali che il Viminale dovrà pagare.

Quanto dovrà pagare il Viminale

La sentenza emessa dal Tar è chiara: il Viminale dovrà pagare le spese legali dei processi pari a:

• 4.020 euro per il primo grado:
• 5.000 euro per l’Appello;
• 4.000 euro per la Cassazione compresi compensi professionali oltre spese generali;
• 2.000 euro per le spese sostenute nel giudizio allo stesso Tar.

La somma totale che il Ministero dell’Interno dovrà versare è di circa 15.000 euro.