Paola Gentile - 6 settembre 2022
Quanto guadagna un gendarme a San Marino
Gli stipendi delle Forze dell’Ordine sanmarinesi.
Diventare gendarme della Repubblica di San Marino è un lavoro molto ambito, ma allo stesso tempo si basa su di una selezione molto rigida.
La partecipazione al corso/concorso per coloro i quali andranno a comporre il bacino per le future assunzioni e gli arruolamenti nelle nove unità dei Corpi di Polizia sanmarinese, è sempre più stringente e in pochi riescono poi ad entrare in servizio.
Oltre all’abnegazione e al senso del dovere che caratterizza qualsiasi Forza armata, è opportuno anche dare un’occhiata allo stipendio, quando si decide di intraprendere la scelta di entrare nelle Forze dell’Ordine.
Il Corpo della Gendarmeria}
si occupa di far rispettare l’ordine pubblico; mentre la Guardia di Rocca uniformata ha il compito di far rispettare le leggi e assicurare vigilanza ai confini dello Stato; infine, la Polizia civile incaricato di vigilare sull’esercizio della libertà e dei diritti dei cittadini, sull’ordine e la sicurezza pubblica, sull’osservanza delle leggi ed ha specifiche funzioni in materia tributaria.
A questo punto, non ci resta che vedere più da vicino quanto guadagna un gendarme a San Marino e a quanto ammonta lo stipendio.
Stipendi Forze dell’Ordine di San Marino
Nella Repubblica di San Marino, alla fine di ogni anno, viene erogato il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) che diventa, di fatto, quasi una 14esima mensilità; mentre in Italia in Tfr viene corrisposto al momento della pensione.
Il Comandante della Gendarmeria, sulla base di 28 giorni lavorati, percepisce 6.209,40 euro netti. Il comandante della Polizia Civile intorno ai 55.000 euro su 247 giorni lavorati.
Invece, il comandante delle Guardie di Rocca, su 247 giorni lavorati, percepisce circa 55.000 euro netti. Infine, dal comandante di Interpol, sempre su 247 giorni lavorati, percepisce circa 44.000 euro.
Ovviamente, le cifre riguardano i ruoli apicali al 10° livello. Agli importi dello stipendio tabellare, si aggiungono quelle riguardanti le indennità, che non sono pensionabili, e il rimborso per l’affitto di un’abitazione, qualora lo Stato non la metta a disposizione.