Aurora Marinaro - 11 novembre 2024
Agevolazioni prima casa senza residenza anche per i Vigili del Fuoco, la richiesta di CONAPO
I Vigili del Fuoco non possono accedere alle agevolazioni prima casa senza la residenza, diversamente da Forze Armate e di Polizia. Il CONAPO propone una modifica.
Il CONAPO (Sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco) ha proposto un emendamento alla legge di Bilancio relativo all’agevolazione prima casa. Secondo le previsioni attuali, infatti, le agevolazioni relative alla determinazione dell’aliquota per l’imposta di registro e l’IVA, insieme a quelle sulla detraibilità fiscale dei mutui ipotecari, sono concesse alle Forze Armate, alle Forze di Polizia a ordinamento civile e militare senza il requisito della residenza nel Comune dove si trova nell’immobile adibito a prima casa.
Questo perché si è tenuto conto dell’incompatibilità del requisito della dimora abituale con i frequenti trasferimenti a cui può essere sottoposto il personale delle Forze Armate e di Polizia. Problema che accomuna anche i Vigili del Fuoco, come fatto notare dal sindacato, che infatti chiede che siano inclusi nella normativa dedicata. Di fatto, non è ben chiaro il motivo per cui le disposizioni relative alle compravendite immobiliari agevolate dal punto di vista fiscale non siano state estese ai Vigili del Fuoco in prima istanza.
Difatti con questo emendamento si sana un’ingiustizia nei confronti dei Vigili del Fuoco, i quali non possono accedere alle speciali agevolazioni fiscali per l’accesso alla prima casa riservate al personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, laddove per ragioni di servizio risultano impossibilitati a stabilire residenza e dimora abituale nell’immobile costituente unica abitazione di proprietà. Problematiche di trasferimento di cui soffrono anche gli appartenenti al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Agevolazioni prima casa senza residenza per i Vigili del Fuoco
Il CONAPO evidenzia la coerenza della propria richiesta rispetto al quadro normativo attuale. Intanto, la legge riconosce la specificità anche ai Vigili del Fuoco, come sancito dall’articolo 19 della legge n. 183/2010. Pur essendo vero che proprio a livello della specificità c’è molto da fare ancora per arrivare a un’attuazione della stessa, il linea di principio è riconosciuta parimenti in favore di Vigili del Fuoco, Forze Armate e di Polizia.
Come già ribadito, l’esclusione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco dalla deroga al requisito della residenza per le agevolazioni prima casa non trova alcuna giustificazione. Si può facilmente immaginare il disagio dei tanti cittadini penalizzati dalle esigenze di servizio, che non possono usufruire delle agevolazioni fiscali quando acquistano casa per sé e per la propria famiglia. È facile intuire che il vigile del fuoco sottoposto a trasferimento non possa trasferire la propria residenza nel Comune dove stabilita la famiglia e dove si trova l’immobile. Non soltanto non potrebbe dichiarare fittiziamente la propria dimora abituale, ma rischierebbe notevoli fastidi (per esempio non potendo eleggere il medico di base nel Comune dove effettivamente vive e lavora).
Oltre al presupposto normativo relativo alla specificità, la richiesta di CONAPO - come ribadito dal sindacato stesso - risulta anche congruente con le disposizioni della legge n. 124/2013. Quest’ultima converte in legge il decreto n. 102/2013, che all’articolo 2 prevede una simile regola per quanto riguarda l’esenzione IMU. Nel dettaglio, l’agevolazione è riconosciuta al personale delle Forze Armate e di Polizia, nonché al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, in possesso dei requisiti anche senza residenza o dimora abituale.
Le motivazioni restano quelle legate ai trasferimenti, che colpiscono senza ombra di dubbio anche il personale dei Vigili del Fuoco, con un evidente elemento fattuale a favore della proposta del sindacato. Non resta dunque che attendere i prossimi sviluppi, nell’auspicio che vengano prese decisioni in favore dell’equità.
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