Simone Micocci - 8 aprile 2019
Assunzioni, digitalizzazione e riorganizzazione del personale: così Bonafede riforma la Giustizia
Alfonso Bonafede ha parlato del futuro del sistema Giustizia: via alle nuove assunzioni, novità per l’organizzazione dei magistrati.
Il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha spiegato quali saranno i prossimi provvedimenti attuati per riformare l’intero sistema al fine di renderlo il più efficiente possibile. A tal proposito il Ministro Bonafede ha detto di voler avviare al più presto un monitoraggio “Corte per Corte” così da vedere quali sono le sentenze definitive non ancora eseguite, un dato ad oggi non disponibile.
Secondo Bonafede, comunque, la colpa di questa situazione è da imputare alle precedenti amministrazioni, visto che sono stati attuati provvedimenti, come lo svuotacarceri o gli indulti che sono andati ad indebolire la certezza della pena. “Le condanne” - ha aggiunto il Ministro - “non possono essere scritte con l’inchiostro che si cancella”.
Una riforma del sistema Giustizia, quindi, deve partire dal consolidamento di questo principio, visto che è su questo che deve basarsi la funzione rieducativa della pena. Un potenziamento che comunque verterà anche su altri aspetti, come quello inerente al piano assunzioni che interesserà sia il personale impiegato negli uffici giudiziari che quello della Polizia Penitenziaria.
Ministero della Giustizia, via alle assunzioni
Il Ministro Bonafede ha dato una buona notizia a tutti quei candidati che hanno preso parte al concorso per assistenti giudiziari ma che - per poco - non sono rientrati nelle prime posizioni utili della graduatoria; come riportato dal Ministro, infatti, è in fase di definizione il provvedimento che ufficializzerà lo scorrimento delle graduatorie che porterà al reclutamento di altri 903 assistenti giudiziari.
Presto ci sarà anche il reclutamento di altri 1.850 funzionari per il Ministero della Giustizia, per i quali però bisognerà bandire un nuovo concorso. Sempre sul fronte assunzioni è arrivato il via libera per un piano di investimento che prevede l’iniezione di 3mila unità per il personale amministrativo e per sbloccare le assunzioni dei 360 magistrati già vincitori del concorso.
Senza dimenticare poi le assunzioni per 1.300 agenti della Polizia Penitenziaria (per il quale è stato appena bandito un nuovo concorso), al quale si affianca l’aumento - in pianta organica - di 600 nuovi magistrati.
Riorganizzazione dei magistrati
Oltre ad essere incrementata con l’assunzione di nuovo personale, la pianta organica sarà anche riorganizzata. Il Ministero sta ancora lavorando sul da farsi, ma intanto ha anticipato che qualsiasi novità non sarà statica visto che il numero di magistrati assegnati ad ogni Procura potrà modificarsi a seconda delle necessità. Una vera e propria “task force mobile” della quale si farà utilizzo per coprire le scoperture. E a tal proposito Bonafede ha dichiarato: “Non tutto si fa per legge, visto che a volte basta anche una buona organizzazione”.
Infine, il processo di riorganizzazione sarà completato con un ulteriore step, in programma già da giugno, è quello della digitalizzazione del processo penale.
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