Paola Gentile - 22 febbraio 2022
Esercito, nuova qualifica veterano militare: cosa prevede la proposta
Il riconoscimento al personale delle Forze Armate impegnato nei teatri di guerra prevede una serie di benefici e agevolazioni.
All’interno della proposta di legge al vaglio Commissione Difesa della Camera dei deputati vi è il fermo proposito di istituire la qualifica di veterano militare.
Lo scopo della proposta di legge è quello di tributare, ai nostri connazionali che hanno prestato servizio in scenari di guerra ad alto rischio per la vita, un riconoscimento per quanto fatto per il nostro Paese.
Come avviene già per le vittime del dovere che si fregiano quella qualifica di veterano (legge n.266 del 23 dicembre 2005, art.1, commi 563 e 564) si vuole estendere la qualifica anche alle donne e agli uomini delle Forze Armate che hanno prestato servizio in situazioni e territori difficili.
Qualifica veterano militare: chi può beneficiarne
Lo scopo della proposta di legge “Istituzione della qualifica di veterano da attribuire ai militari, vittime del terrorismo e del dovere” è non solo quello di voler istituire la qualifica di veterano, ma attribuirla al personale delle Forze Armate che ha partecipato per un lungo periodo a un conflitto armato.
Coloro i quali potranno beneficiarne sono (art.1):
- Gli insigniti di ricompense al valor militare (art. 1411 del Codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010);
- Gli insigniti di ricompense al valore e al merito dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri (art. 1444 del codice di cui sopra, decreto legislativo n.66 del 2010);
- Vittime del terrorismo (legge n. 206 del 3 agosto 2004) che hanno prestato servizio nelle Forze speciali e nelle Forze per le operazioni speciali come operatori per almeno cinque anni:
- Chi ha prestato servizio nelle Forze Armate per almeno dieci anni;
- Chi è stato impiegato nelle missioni internazionali per almeno diciotto mesi, purché non abbiano riportato provvedimenti disciplinari (legge n. 145 del 21 luglio 2016).
Qualifica veterano militare: gli sgravi fiscali
All’interno della proposta di legge presentata il 19 maggio 2020 alla Camera dei deputati e ora in discussione presso la Commissione Difesa, vengono stabilite alcune agevolazioni fiscali per chi nel 2020/2021 ha assunto veterani.
Su richiesta e per un periodo di massimo 36 mesi, nel limite massimo annuo di 6.000 euro, applicato proporzionalmente su base mensile, i datori di lavoro beneficeranno di (art.2):
- Esonero integrale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro;
- Esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).
Inoltre, l’importo dell’incentivo è calibrato al profilo professionale e alla tipologia di contratto somministrata.
Lo scopo è quello di integrare i veterani nel tessuto sociale lavorativo e consentire loro di spendere le proprie competenze a servizio della comunità.
A tal proposito, presso il Ministero della Difesa è stato istituito un organismo di valutazione delle politiche in materia di inserimento dei veterani nel mondo del lavoro (art.3) che si occuperà del monitoraggio annuale dell’attuazione delle politiche di inserimento.
Qualifica veterano militare: benefici
Il veterano militare che si è distinto nei teatri di guerra e che ha dovuto affrontare un forte stress psicologico e psicofisico può avere accesso a:
- Assistenza gratuita di tipo medico-psicologico riabilitativo, a cura del Servizio Sanitario Nazionale (art.5);
- Esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza (art.6).
Inoltre, lo Stato riconosce le numerose Associazioni di veterani radicate nel nostro Paese dando loro la certificazione di Associazioni di natura privatistica e senza finalità di lucro (art.7).
Qualifica veterano militare: cos’è l’Ordine al merito
L’Ordine al merito dei veterani è un organo finalizzato a dare una concreta attestazione ai veterani.
Il capo dell’Ordine è il Presidente della Repubblica ed è retto da un Consiglio composto da un cancelliere, che lo presiede, e da dieci membri.
Il requisito per ottenere l’onorificenza e il numero massimo di riconoscimenti concessi annualmente è stabilito con decreto dal Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa consultazione con il Consiglio dei ministri e il Consiglio dell’Ordine (art.4).
Le insegne dell’Ordine sono formate da una croce metallica e un nastrino, e potranno essere esibite nelle manifestazioni ufficiali. Onorificenza che decade nel momento in cui chi l’ha ricevuta se ne dimostra non degno.
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