Rita Gagliarducci - 10 gennaio 2019
La Sardegna libera dalle esercitazioni militari
Porto Tramatzu in Sardegna di nuovo libero dalle esercitazioni militari; presto anche altre spiagge saranno liberate secondo l’accordo.
Le meraviglie della Sardegna dopo 40 anni ritornano libere dalle esercitazioni militari.
Infatti, per il tratto costiero della spiaggia di Porto Tramatzu, a Capo Teulada, sono state avviate formalmente le procedure per la cessazione della concessione marittima sulla spiaggia da parte del Ministero della Difesa.
La stessa cosa avverrà a breve anche per altri gioielli paesaggistici sardi come Capo Frasca S’Enna e S’Arca e Punta S’Achivoni, verso la zona di Oristano, che potrebbero essere liberate entro l’estate, al massimo entro la fine dell’anno.
Al 2020 si datano invece l’eliminazione delle servitù militari di altre due spiagge sarde, ora accessibili solo nella stagione estiva: Is Arenas Biancas di Teulada (poligono di Capo Teulada, oggi accessibile solo dal 20 giugno al 19 settembre) e Cala Murtas a Villaputzu (poligono di salto di Quirra, finora aperta solo da metà giugno a metà settembre).
Il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in occasione della visita del Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru al Ministero, ha spiegato:
È un importante passo in avanti nello sviluppo socio-economico del territorio. Ho sempre affermato che la Difesa deve essere sempre più aperta e inclusiva in una moderna concezione dual use dei poligoni militari e delle aree addestrative e oggi lo stiamo dimostrando. E faremo ancora di più».
Fa sentire la sua opinione anche sul suo profilo ufficiale di Facebook, postando un video su Teulada, in provincia di Cagliari:
“Oggi è una giornata simbolica per tutti i sardi e non solo, perché per la prima volta abbiamo avviato una riduzione dello spazio assegnato alle servitù militari, cedendo definitivamente la spiaggia di Porto Tramatzu ai cittadini”.
Porto Tramatzu
Porto Tramatzu è la spiaggia principale situata al limite del Poligono di Capo Teulada che fin dal 1957 fu destinata all’uso militare, in occasione dell’istituzione della seconda più grande servitù militare d’Italia con 7200 ettari.
Con il tempo, una porzione di quella zona è diventata disponibile per usi civili, mentre la restante parte ha continuato ad essere utilizzata come stabilimento balneare per il personale militare. Il Presidente della Regione Sardegna ha garantito che per quel tratto di costa non sarà dedicato solo al turismo, ma che verranno istituiti degli Osservatori ambientali e dei progetti di ricerca.
Sarà inoltre aperta a tutti i cittadini, sardi e non. Anche l’attività militare non cesserà del tutto: resteranno attive alcuni impieghi del poligono e sono previste clausole di protezione sociale per il personale della Difesa appartenente alla fasce di reddito più basse.
Pigliaru, il Presidente della Regione Sardegna, afferma:
"Siamo soddisfatti perchè c’è stata continuità. Avevamo firmato un accordo nel dicembre 2017 con il governo Gentiloni, un buon accordo, che è stato riconosciuto tale dall’attuale esecutivo. Ringrazio il ministro Trenta di aver dato continuità. La spiaggia di porto Tramatzu è molto importante, rappresenta un valore simbolico, ma anche concreto, perchè la comunità la chiedeva da oltre 40 anni. E’ stata già resa accessibile ai civili l’estate scorsa, ma da oggi in poi sarà assolutamente disponibile per tutti, con regole scritte e chiare. e presto lo stesso sarà per altri arenili".
La voce dei discordanti
Non tutti sono entusiasti dell’accordo preso, ad esempio gli indipendentisti sardi di A Foras:
Non è stato fatto alcun passo in avanti per quanto riguarda la liberazione della Sardegna dal peso dell’occupazione militare e viene celebrato come storico un avvenimento che in realtà non cambia di una virgola: sono tantissimi i sardi e i turisti che frequentano da anni la spiaggia di Teulada.
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