Aurora Marinaro - 21 marzo 2024
La Polizia può fermare senza paletta?
La Polizia può fermare i conducenti senza utilizzare la paletta? Ecco quali sono le regole previste dal Codice della Strada.
Nell’immaginario comune quando la Polizia deve fermare i conducenti utilizza la classica paletta con segnale rosso, che viene spesso riprodotta anche nei giocattoli d’imitazione dei bambini e che per consuetudine indica inequivocabilmente l’Alt. Molti si chiedono però se la Polizia possa fermare anche senza utilizzare la paletta, impiegando magari il fischietto o altri segnali. Ecco cosa prevede la legge.
La Polizia può fermare senza paletta?
La Polizia, così come anche i Carabinieri, molto spesso impiega la classica paletta per intimare ai veicoli di arrestarsi. È un sistema pratico, facilmente riconoscibile dai conducenti e ben visibile, grazie al colore rosso tipico dell’Alt. Nonostante ciò, il Codice della Strada non obbliga gli agenti a usarla sempre, tanto che la Polizia può fermare anche senza paletta in determinati casi.
Ci sono però delle regole precise che la Polizia deve rispettare affinché il segnale di arresto sia comprensibile e inequivocabile, anche perché non fermarsi all’Alt è molto rischioso. A seconda delle circostanze, infatti, la sanzione pecuniaria può elevarsi e può perfino essere applicata la sanzione accessoria della decurtazione di punti dalla patente di guida.
Vediamo quindi quali sono i segnali di arresto che la Polizia può utilizzare per fermare a seconda dei casi e cosa rischia chi non si ferma.
Quando la Polizia è ferma
Esiste un’unica situazione in cui la Polizia può fermare i conducenti esclusivamente esibendo la paletta, ovvero quando i poliziotti sono fermi e non sono in uniforme. In questo caso, infatti, gli agenti non sono immediatamente riconoscibili dagli automobilisti e dagli altri conducenti, motivo per cui l’articolo 24 del Regolamento di attuazione del Codice della strada chiede che l’Alt sia intimato con il segnale distintivo e poi seguito dalla tessera rilasciata dall’amministrazione competente.
Il segnale distintivo, ossia la paletta, deve anche rispettare determinati requisiti e può essere impiegato anche per la regolazione del traffico in situazioni di emergenza.
Le regole sono meno ferree quando i poliziotti sono in uniforme e dunque i cittadini non dovrebbero avere problemi a riconoscerli e a interpretare correttamente eventuali ordini. In questa ipotesi, che è anche la più frequente, oltre alla paletta la Polizia può usare anche il fischietto, un segnale luminoso o un semplice gesto della mano. Quest’ultimo non è predisposto, basta un cenno con il palmo aperto o con l’indice affinché sia comprensibile la richiesta.
Quando la Polizia è in movimento
Quando la Polizia è a bordo di un veicolo in movimento valgono sostanzialmente le medesime regole viste per gli agenti fermi, tenendo però conto delle possibili maggiori difficoltà di riconoscimento. Ciò in particolare quando la polizia non indossa l’uniforme e si trova a bordo di veicoli (di servizio o privati) senza segni distintivi.
In questa ipotesi, gli agenti devono sorpassare il conducente da fermare, esibendo dal finestrino la paletta che segnala l’Alt e mostrando poi, non appena possibile, la tessera rilasciata dall’amministrazione. Allo stesso modo, se il veicolo della Polizia è ben riconoscibile è sufficiente un qualsiasi cenno, purché sia visibile dal conducente.
Segnale d’arresto durante la notte
Per fermare qualcuno di notte la Polizia può far uso dei segnali luminosi, di solito non impiegati durante il giorno. In queste situazioni l’Alt viene segnalato dall’oscillazione di una luce rossa, che intima l’arresto ai conducenti verso quali è diretto l’indicatore luminoso. Di notte, possono essere anche impiegati alcuni gesti specifici.
Segnalazioni manuali
Come anticipato, i poliziotti in divisa possono intimare di fermarsi anche con i soli gesti manuali. Oltre al classico cenno a mano aperta con il palmo rivolto verso il conducente che deve fermarsi, la Polizia in caso di necessità utilizza i movimenti delle braccia per dirigere il traffico. In particolare, le braccia distese orizzontalmente e parallele possono essere utilizzate di notte, come previsto dall’articolo 181 del Codice della Strada.
Quando viene usata questa modalità (ammessa anche di giorno) dalla Polizia municipale ci sono precisi movimenti con rispettivi significati:
- braccia aperte di profilo rispetto al conducente segnalano il via libera nella direzione delle mani;
- braccia aperte davanti al guidatore intimano l’Alt;
- un braccio alzato indica che il poliziotto sta per cambiare direzione di marcia, chi ha già impegnato l’incrocio deve liberarlo e gli altri si devono fermare (come un semaforo giallo);
- braccia aperte distese, ossia svolta consentita nelle direzioni indicate.
Cosa rischia chi non si ferma all’Alt
Chi non si ferma all’Alt della Polizia rischia nella migliore delle ipotesi una sanzione da 87 a 344 euro, più la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida. Ciò ammesso che ci si fermi subito dopo con la seconda segnalazione. È poi molto più grave non fermarsi a un posto di blocco, si rischia infatti una multa da 1.362 a 5.456 euro e la decurtazione di 10 punti. Senza dimenticare che secondo la Cassazione non fermarsi a un posto di blocco, fuggire o ignorare i ripetuti segnali, può integrare il reato di resistenza a pubblico ufficiale, punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Per saperne di più: Posto di blocco: cosa fare, come comportarsi e quali regole rispettare
Argomenti correlati: Reato Polizia Locale Incidente stradale