Paola Gentile - 11 aprile 2022
Polizia Scientifica: cos’è e come fare per entrarci
La Polizia Scientifica è uno dei reparti della Polizia di Stato che si occupa delle investigazioni di carattere tecnico e scientifico, oltre ad essere di supporto alle indagini tradizionali.
La Polizia Scientifica è una divisione della Polizia di Stato italiana specializzata nelle investigazioni tecniche e scientifiche relative ai campi della chimica, biologia, fisica e dattiloscopica. Oltre ad occuparsi di questi settori, supporta la Polizia nelle indagini tradizionali.
Il servizio di Polizia Scientifica nasce nel 1902 grazie al prof. Salvatore Ottolenghi che fonda la Scuola Superiore di Polizia Scientifica. Nel corso degli anni, questo reparto ha migliorato la propria capacità di intervento, raggiungendo profili di eccellenza e diventando fondamentale nell’ambito della Polizia giudiziaria, in particolar modo per le attività di primo intervento sul luogo del delitto.
Con l’ausilio di tecnologie all’avanguardia e grazie al costante lavoro di aggiornamento, si possono svolgere compiti sempre più complessi e portarli a termine con capacità e professionalità, quali:
- Prelevamento impronte digitali;
- Creazione identikit dei sospettati;
- Indagini grafiche e balistiche.
Il reparto di Polizia Scientifica è composto da:
- Sede direzionale situata a Roma in seno alla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato;
- Diverse strutture periferiche che, ognuna con le sue competenze, sono dislocate in modo omogeneo in tutto il Paese.
Prima di capire come fare per entrare nella Polizia Scientifica è importante entrare nel dettaglio di quelli che sono i compiti di questo reparto e le funzioni che assolve il personale in servizio.
Polizia Scientifica: le funzioni
Le funzioni che è chiamato a svolgere il personale della Polizia Scientifica consistono in:
- Segnalamento fotodattiloscopico: fotografia di fronte e di profilo e prelevamento delle impronte digitali ai criminali, ai sospettati e agli extra-comunitari che chiedono il permesso di soggiorno;
- Ricostruzione tridimensionale della dinamica dell’evento criminale con tecniche di realtà virtuale (Progetto RitriDec);
- Analisi criminale al fine di individuare l’autore di omicidi efferati e/o ad opera di serial killer (UACV);
- Profilazione criminale: applicazione dei metodi della psicologia e della criminologia alla criminalistica;
- Documentazione foto-video-audio nei servizi investigativi e in quelli di ordine pubblico;
- Disegno del volto (identikit) al fine dell’identità;
- Esaltazione di impronte papillari latenti;
- Indagini grafiche;
- Falso nummario;
- Indagini balistiche;
- Rigenerazione dei numeri di matricole abrase;
- Esame dei documenti;
- Esame speditivo, qualitativo e quantitativo delle droghe;
- Analisi inerenti residui di incendi ed esplosioni;
- Indagini di genetica forense - test del DNA eseguito con tecnica PCR;
- Indagini di biologia forense per il riconoscimento dei pollini, dei vegetali e del DNA di animali domestici come cani e gatti.
Tra le attività di cui si occupa la Polizia Scientifica troviamo:
- Laboratorio fotografico, si occupa della riproduzione dei cartellini segnaletici e degli adesivi con le impronte digitali, della documentazione fotografica delle impronte latenti ecc.;
- Identità preventiva, comprende il Casellario centrale d’identità:
- Identità giudiziaria; inserendo i dati nel detto sistema denominato AFIS "Automatic Fingerprint Identification System", dopo laboriose analisi dattiloscopiche, si riesce ad attribuire la paternità dei frammenti di impronte, dando molto spesso un nome all’autore del delitto;
- Identificazione delle impronte digitali, Automatic Fingerprint Identification System, è un sistema specializzato in grado di svolgere tutte le attività necessarie per l’accertamento dattiloscopico dell’identità.
Polizia Scientifica: come accedere
Come per i NOCS, anche per accedere alla Polizia Scientifica occorre superare un concorso pubblico che può essere:
- Interno per titoli;
possono partecipare gli agenti in servizio nella Polizia di Stato da almeno due anni. Superato quindi il concorso per entrare in Polizia e dopo questo periodo biennale, è possibile fare richiesta e presentare la domanda per essere ammessi al reparto di Polizia Scientifica. Sarà la commissione interna, in base allo stato di servizio del singolo e ai titoli in suo possesso, a valutare coloro che posseggono i requisiti per entrare nel reparto;
- Concorso Pubblico;
si tratta del Bando di Concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo nel momento in cui l’Amministrazione ritiene opportuno incrementare il numero di risorse all’interno del personale. Come tutti gli altri concorsi selettivi, sono necessari alcuni requisiti:
- Essere cittadini italiani;
- Non avere carichi pendenti;
- Avere la fedina penale pulita;
- Essere maggiorenni;
- Laurea specialistica di 5 anni;
- Idoneità psico-fisica;
- Condotta impeccabile;
- Non essere mai stati allontanati dalla Polizia o da corpi delle Forze Armate in passato per diverse motivazioni.
Tra le lauree specialistiche più in linea con il profilo di poliziotto della Scientifica troviamo:
- Psicologia per l’ambito tecnico psicologico;
- Architettura o Ingegneria per il ruolo di direttore tecnico ingegnere;
- Biologia nell’ambito del campo di appartenenza con abilitazione all’esercizio della professione;
- Informatica, Ingegneria informatica ed Elettronica per i ruoli di tecnico fisico.
Polizia Scientifica: in cosa consiste il concorso
Il Concorso prevede prove scritte e l’orale, con aggiunta di una preselettiva qualora il numero di candidati fosse superiore a 50.
Chi supererà la prova selettiva dovrà affrontare la prima prova scritta che verterà su:
- Normative vigenti;
- Tecniche utilizzate dalla Polizia Scientifica;
- Criminologia.
La seconda prova scritta verterà su:
- Fisica sperimentale e generale;
- Ottica;
- Balistica;
- Analisi distruttiva;
- Analisi delle statistiche;
- Grafica;
- Analisi computerizzata.
La terza prova sarà orale e riguarderà il materiale delle prove precedenti, oltre a contenuti di diritto pubblico, diritto privato e leggi costitutive della Polizia di Stato.
Chi supera le tre prove selettive e risulta essere in graduatoria, sarà convocato a Roma dall’Istituto di Istruzione della Polizia di Stato per frequentare un corso di formazione.
Il corso è a numero chiuso, si tiene almeno una volta l’anno e ha una durata che varia tra i 4 e i 6 mesi. Terminato il corso, si accede all’esame di specializzazione che sarà l’ultimo step prima di entrare definitivamente nella Polizia Scientifica.
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