Redazione - 17 aprile 2019
Riforma avanzamento di carriera, Forze Armate: l’annuncio del Ministro della Difesa
Il Ministro della Difesa ha annunciato un’imminente riforma dell’avanzamento di carriera che interesserà il personale militare. Il motto: “Regole certe per scegliere i migliori!”
Tra le tante riforme che ha in mente il Ministro della Difesa per le Forze Armate c’è quella relativa all’avanzamento. Lo ha appena annunciato il Ministro Trenta tramite la sua pagina Facebook, dicendosi pronta a realizzare una riforma dell’avanzamento che punti ad individuare regole certe così da poter premiare i migliori.
Il Ministro della Difesa si è detto intenzionato ad approfondire la questione al fine di trovare soluzioni innovative in merito ad avanzamenti e progressioni di carriera del personale militare; in tal senso in questi giorni c’è stato un importante incontro - ma ce ne saranno altri - volto ad individuare il miglior percorso possibile per riformare questo aspetto e prevedere regole chiare per ogni categoria.
Riforma dell’avanzamento: quali priorità
Secondo il Ministro Elisabetta Trenta per riformare l’avanzamento e la progressione in carriera del personale militare bisogna partire dal rivedere l’intero processo valutativo, in un’ottica di uniformità tra categorie e tra Forze Armate.
Per questo motivo bisogna fare in modo di individuare chiaramente quei criteri che si pongono alla base dell’attribuzione dei punteggi di merito. Allo stesso tempo bisogna eliminare - quando possibile - la discrezionalità delle commissioni, riconducendola in un “alveo di assoluta trasparenza”.
Una riforma dell’avanzamento ridarà fiducia alle Forze Armate riguardo all’efficacia e alla trasparenza delle procedure di progressione in carriera garantirà una piena soddisfazione dei valutandi, per una partecipazione “convinta e consapevole all’intero procedimento di valutazione”.
Ma i vantaggi non saranno solo per il personale in servizio ma anche per le Istituzioni: queste, infatti, si assicureranno la disponibilità di personale non solo qualificato, ma anche altamente motivato. Bisogna quindi garantire l’attribuzione ai migliori degli incarichi di maggiore responsabilità, solo in questo modo i problemi che in questi anni hanno caratterizzato le singole procedure potranno dirsi risolti.
I dubbi del personale militare
Nonostante l’appello del Ministro della Difesa sembri descrivere una riforma dell’avanzamento finalmente efficace, da parte dei militari non sembra esserci molta fiducia nell’amministrazione. Scorrendo tra i commenti, infatti, si legge di persone preoccupate all’idea di una nuova riforma sull’avanzamento visto che tutti i provvedimenti attuati dal 1995 ad oggi con l’obiettivo di rendere più trasparenti le singole procedure non hanno fatto altro che peggiorare l’attuale situazione.
C’è poi chi ritiene che ormai sia “troppo tardi per risolvere gli errori del passato”, mentre altri suggeriscono al Ministro di pensarci bene di procedere per questa strada visto che storicamente ogni riforma non ha fatto altro che introdurre nuovi problemi.
Spetterà all’amministrazione vigente smentirli; vedremo se questa volta dai proclami si passerà ai fatti e se davvero si riuscirà a trovare una soluzione per limitare al massimo la discrezionalità nelle procedure che portano all’avanzamento di grado e qualifica nei vari comparti delle Forze Armate.
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