Michele Brancaleoni - 31 gennaio 2019
Truffa online: cos’è e come difendersi
Con lo sviluppo di internet sono nate le truffe online a danno dei malcapitati che spesso non riescono ad evitarle. Vediamo cosa sono e come ci si può correre al riparo.
La possibilità di utilizzare la rete internet per acquistare prodotti o usufruire di determinati servizi che fino a poco tempo fa erano disponibili solo fisicamente, ha esposto i cittadini alle truffe online che ormai non sono più così sporadiche.
Stipulare contratti online, firme digitali, immissione e consultazione di dati sensibili sul web, sono solo alcuni dei territori in cui possono agire coloro che, attraverso gli strumenti digitali, mettono in atto delle vere e proprie truffe.
Prima di vedere in che modo si può cadere nella trappola e soprattutto come ci si può difendere, è bene ricordare che cos’è una truffa.
La truffa
La truffa è un reato penale che qualsiasi cittadino può commettere. Secondo il Codice Penale, “chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa fino a 1.032 euro”.
Un atto in cui si cerca di ottenere un vantaggio a scapito di qualcun altro, viene catalogato come truffa solo se è presente il dolo ovvero la volontà di indurre qualcuno in errore attraverso un progetto ben pianificato.
Non basta quindi la menzogna, l’omissione di informazioni o lo sfruttare l’ignoranza altrui; una truffa è considerata tale se prevede un progetto criminoso con cui si trae profitto grazie all’inganno.
La legge distingue:
- raggiro: menzogna accompagnata da ragionamenti che la mascherano da verità;
- artificio: alterazione della realtà e cioè fingere che qualcosa esista o al contrario rendere inesistente qualcosa che invece esiste davvero.
Quali sono le truffe online possibili?
Ci sono diverse tipologie di truffe messe in atto online. Tra le più comuni:
- commercio elettronico: acquisto di un bene che non viene recapitato, è diverso o di valore inferiore a quello previsto;
- Dialer: traffico telefonico in eccesso che non viene riconosciuto dall’utente;
- dichiararsi persona conosciuta per farsi inviare del denaro;
- ottenere illegalmente i codici di accesso a conti correnti o carte di credito altrui per utilizzare il denaro presente;
- Phishing: inviare alla vittima una email simile a quella che invierebbe la banca, la posta o la società di carte di credito. Nella email si invita a collegarsi a un link dove vengono richiesti, per motivi apparentemente leciti, i codici di accesso al proprio conto o carta utilizzati successivamente per portare a termine la truffa.
Come difendersi da una truffa online?
Nel caso in cui si ritiene di essere stati vittime di una truffa è possibile rivolgersi al Comando di Polizia portando con sé una denuncia dettagliata per iscritto. L’alternativa è quella di raccontare a voce i fatti rischiando però di dimenticare qualche particolare che potrebbe essere importante.
Il Comando di Polizia, appena ricevuta la denuncia, la invia al Magistrato presso la Procura della Repubblica che, in base alle sue valutazioni, deciderà se procedere o meno con le indagini incaricando eventualmente il Comando di Polizia Giudiziaria.
La denuncia online
Da qualche anno la Polizia di Stato offre la possibilità di iniziare il processo di denuncia via web. Il cittadino che si sente truffato può trasmettere la denuncia direttamente dall’ufficio o da casa.
La procedura inizia con la registrazione al sistema informatico della Polizia di Stato dove si devono inserire i propri dati personali, gli stessi richiesti dall’Ufficio fisico. Questi dati vengono chiesti sia per creare un fascicolo da cui prendere le informazioni necessarie per compilare la denuncia completa sia per svolgere le attività di riscontro a tutela della sicurezza del cittadino.
Una volta registrati, sempre sul portale della Polizia di Stato, sono richiesti tutti i dati e i dettagli per sviluppare la bozza della denuncia che dovrà essere integrata e sottoscritta davanti all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria. Solo in questo momento la denuncia assume valore legale.
Durante la procedura online è possibile scegliere in quale Ufficio di Polizia si decide di andare per completare l’Iter e rendere legale la denuncia presentata.
Compilati i dati e inviata la pratica, il portale rilascia una ricevuta elettronica e un numero di protocollo necessario al recupero della denuncia quando ci si reca all’Ufficio di Polizia.
Bisogna ricordare che la validità della pratica online è di due giorni lavorativi a partire dal momento in cui è stata inoltrata. Si hanno quindi 48 ore per presentarsi al Comando di Polizia previo cancellamento automatico dell’atto che dovrà eventualmente essere ripresentato da capo.
Con il metodo digitale si può risparmiare molto tempo. Da un lato chi attiva la procedura online ha una corsia preferenziale nel momento in cui si presenta al Comando di Polizia, dall’altro il tempo necessario al completamento dell’iter sarà minimo dato che la maggior parte dei dati necessari sono già in possesso della Polizia stessa.
La raccomandazione è quella di denunciare sempre se si è vittima di truffa senza pensare alla propria reputazione. L’obiettivo è quello di recuperare dal danno subito ed evitare che altri malcapitati si aggiungano alla lista.
Argomenti correlati: Polizia di Stato