Giorgia Bonamoneta - 25 febbraio 2022
Attacco Russia in Italia, l’allarme dell’Intelligence: cosa rischia il nostro Paese
L’Italia rischia un attacco russo? La risposta è sì, ma non sul piano militare via terra o aria. Ecco cosa dicono i rapporti dell’Intelligence.
L’inizio della guerra in Ucraina ha conseguenze per tutta l’Europa e i Paesi occidentali. Ci dobbiamo domandare se esiste una possibilità concreta di un attacco russo in Italia. L’intelligence dice di sì, ma non si tratta di un attacco militare, quanto alla sicurezza delle nostre reti e trasmissioni.
Cosa rischia l’Italia è quindi tutto ancora da vedere, ma su una cosa gli analisti sono d’accordo: le incursioni cibernetiche sono certe e aumenteranno nei prossimi giorni. Lo hanno riferito le fonti Copasir e la direttrice del Dis Elisabetta Belloni.
I rischi più concreti per l’Italia sono al momento l’aumento dei prezzi di energia, carburante, generi di prima necessità, blocco dell’export e nuovi corridoi di migranti, questa volta cittadini ucraini in fuga dalla guerra.
Attacco cibernetico della Russia in Italia: livello di allerta massimo
Le conseguenze della guerra in Ucraina per l’Italia sono almeno cinque. Questa è la sintesi di Franco Gabrielli, sottosegretario con delega ai Servizi (Copasir). Il riassunto del Comitato interministeriale per la sicurezza, con Mario Draghi, ministri e la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni, ha visionato i diversi scenari concreti. Tra questi:
- crisi energetica
- aumento prezzi di genere di prima necessità
- attacchi cibernetici
- blocco dell’export
- nuovo fronte di migranti
In particolare a preoccupare l’Italia in questo momento sono gli attacchi cibernetici contro infrastrutture principali del Paese. Infatti secondo Roberto Baldoni, direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza italiana, l’Italia è un “Paese target”, cioè quelli da colpire digitalmente.
Attacco digitale della Russia: l’Italia può solo difendersi
“Esistono possibili rischi cyber derivati dalla situazione ucraina - spiega Baldoni - un malware è già stato individuato”. Non è un caso infatti se il sistema di allerta con il quale si manifesta il grado di pericolo per la sicurezza digitale è schizzato al grado massimo. Alle infrastrutture strategiche, come quelle energetiche, è stato inviata un’allerta (warning) specifico.
Secondo gli esperti e gli analisti gli attacchi possono solo che aumentare, proprio come prima dell’invasione dell’Ucraina. Questo in risposta alla possibile decisione italiana di aumentare e rinforzare il contingente italiano della NATO nei Paesi baltici e in Romania.
Il problema, dice il sottosegretario in delega dei Servizi, è che l’Italia non può rispondere agli attacchi informatici con un contrattacco, ma si può solo difendere. Gabrielli ha fatto notare che nell’ordinamento normativo italiano di sicurezza cibernetica non c’è un modo per rispondere agli attacchi. Enrico Borghi, membro del Copasir, vuole chiedere al governo una norma per “parificare l’atto terroristico agli attacchi cibernetici” così da poter agire di conseguenza.
Conseguenze economiche dell’attacco russo in Ucraina
Se al momento un attacco cibernetico è una possibilità concreta, uno via terra o aria è molto più improbabile. Le conseguenze per l’Italia sono comunque di una certa rilevanza da un punto di vista economico. Infatti il blocco commerciale e le sanzioni alla Russia avranno delle conseguenze sul prezzo dei carburanti, dell’energia e molto altro.
Infatti l’Italia commercia con la Russia per un valore di diversi miliardi, per esempio nel 2020 il fatturato dell’export di macchinari industriali ha sfiorato i 10 miliardi. Anche il settore alimentare è in crisi, con il rischio di aumenti per fertilizzanti, grano e mais (mangime per allevamenti).
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