Aumento Ufficiali Forze armate, si può con l’emendamento: in cosa consiste

Un emendamento alla legge di Bilancio 2023 potrebbe far aumentare il numero degli Ufficiali delle Forze armate.

È quanto prospettato dai deputati di Fratelli d’Italia (Tommaso Foti, Ylenja Lucaselli, Giovanni Luca Cannata, Carmen Letizia Giorgianni, Andrea Mascaretti e Andrea Tremaglia) che intendono adeguare gli organici delle Forze armate, compresa l’Arma dei Carabinieri, ottimizzando il numero degli Ufficiali.

Sono molteplici gli emendamenti presentati e di cui vi avevamo parlato qui, un altro invece è stato bocciato e riguardava la questione del ripristino del Corpo Forestale dello Stato.

Ora, analizziamo nella fattispecie questo sull’aumento degli Ufficiali delle Forze armate.

Aumento Ufficiali Forze armate: in cosa consiste l’emendamento

L’emendamento alla legge di Bilancio 2023 presentato dai deputati di Fratelli d’Italia interviene sulla disciplina degli Ufficiali in soprannumero delle Forze armate, prevista dall’art. 801 del decreto legislativo 66/2010.

La proposta prevede un incremento del numero massimo di Ufficiali da collocare in soprannumero dagli attuali 155 fino a 271 unità. Lo scopo dell’emendamento è quello di garantire una maggiore funzionalità alle Forze armate.

Inoltre, l’emendamento stabilisce che gli Ufficiali generali e i gradi corrispondenti siano considerati in soprannumero, non solo per quel che riguarda le cariche di consigliere militare del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio, ma anche se capi o vicecapi ufficio degli uffici di diretta collaborazione del Ministero.

Ad aumentare devono essere anche gli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri che si trovano in una delle posizioni previste dall’art. 801, incrementandone il numero da 10 a 15 unità.

Aumento Ufficiali Forze armate: costo

Nell’emendamento alla legge di Bilancio 2023 sull’aumento degli Ufficiali in soprannumero delle Forze armate vengono indicati anche i costi, pari a 11.481.675 euro, a decorrere dal 2023.