Paola Gentile - 27 dicembre 2022
Cos’è il furto d’identità digitale: quando si verifica e come difendersi
La guida completa al furto d’identità, come riconoscerlo, quando prevenirlo e in che modo denunciare.
Con l’informatizzazione e l’avvento dei social siamo costantemente iperconnessi. Per accedere ad un concorso pubblico, fare ricerche su siti istituzionali o inoltrare delle richieste specifiche occorre essere in possesso di un’identità digitale.
Proprio in questi giorni, sta sollevando molta polemica la decisione del governo Meloni di abolire lo Spid che, insieme al CIE e al CNS, rappresentano la nostra identità digitale.
E sono proprio i nostri dati personali ed essere costantemente a rischio, e molto spesso si può cadere vittime di un furto d’identità digitale che consiste nell’ottenere informazioni in maniera illecita per compiere ulteriori reati, non necessariamente contro il patrimonio, ma anche diffamazioni o minacce.
Capiamo meglio cos’è il furto d’identità digitale, quando si verifica e come fare per difendersi.
Cos’è il furto d’identità e cosa dice la legge
Il furto d’identità è un reato. A stabilirlo è il Codice penale che tramite una serie di norme ci consente di risalire all’illecito che, però, non ha un articolo ad hoc. Le ipotesi in cui il furto d’identità può rientrare sono:
- Articolo 494 del Codice penale reato di “sostituzione di persona”;
- Articolo 640 ter comma 3 del Codice penale reato di “frode informatica”.
L’articolo 494 del Codice penale si verifica quando una persona si sostituisce ad un’altra in maniera illegittima e di nascosto, con intendo truffaldino e per ricavarne un tornaconto personale, non necessariamente economico, compie un reato.
Il reato di frode informatica è quando ci si appropria dell’identità digitale di un’altra persona tramite internet.
Furto d’identità sui social network
I social network hanno aperto massicciamente la strada al furto d’identità, grazie alla facilità con la quale si possono reperire foto o aprire un account con nome e cognome falsi.
Su Facebook si verificano ancora tanti furti d’identità, sebbene il social stia facendo di tutto per limitarli.
I profili fake vengono usati per gli scopi più diversi:
- Spiare qualcuno senza essere scoperti;
- Commettere reati, come quello di pedofilia;
- Commentare in maniera offensiva o discriminatoria foto o post altrui (cyberbullismo).
Davanti ad un furto d’identità occorre difendersi, ecco come fare.
Come difendersi da un furto d’identità
Nel momento in cui ci accorgiamo di aver subito un furto d’identità, dobbiamo correre ai ripari e difenderci. A seconda del furto d’identità subito, si possono mettere in atto diverse strategie:
- Furto credenziali bancarie, si avvisa l’Istituto di credito e si blocca la carta;
- Profilo fake a nostro nome, si segnala la cosa tramite le impostazioni del social network e si chiede che il profilo venga bloccato;
- Rivolgersi alla Polizia postale, specializzata in reati informatici e dopo aver fatto la denuncia si dà il via all’iter investigativo che porterà alla scoperta dei colpevoli.
Furto d’identità: cosa si rischia
Se ci si sostituisce ad un’altra personale e quindi si viola l’articolo 494 del Codice penale la pena è la reclusione in carcere fino ad un anno.
Se, invece, si commette il reato di frode informatica (art. 640 ter, comma 3, del Codice penale), con l’aggravante di furto d’identità dell’utente, si rischia il carcere da due a sei anni e una multa da 600 a 3.000 euro.
Strategie per evitare il furto d’identità
Tra le strategie che possiamo mettere in atto per scongiurare il furto d’identità, tra le più diffuse, ci sono:
- Scegliere password non banali con lettere minuscole, maiuscole, numeri e simboli e aggiornarle periodicamente;
- Fare attenzione ad aprire e-mail sospette e comunque non comunicare i propri dati personali, credenziali del conto via e-mail, password e pin;
- Accedere ai social network dal vostro browser.
In ogni caso occorre prestare la massima attenzione e al minimo sentore di furto d’identità digitale rivolgersi alle Autorità preposte.
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