Busta paga, ad aprile nuova indennità di vacanza contrattuale e cuneo fiscale

Busta paga, ad aprile nuova indennità di vacanza contrattuale e cuneo fiscale

Ad aprile arrivano le nuove regole del taglio del cuneo fiscale, insieme all’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2025-2027.

Ad aprile, per il personale delle Forze Armate e di Polizia, arriverà un nuovo aumento in busta paga.

Attenzione: non si tratta ancora dell’adeguamento vero e proprio previsto dal rinnovo del contratto 2022-2024 - il cui iter è ancora in fase di finalizzazione - bensì di un doppio intervento che garantirà comunque un incremento, sia lordo che netto, sugli stipendi mensili.

Una doppia indennità di vacanza contrattuale

Nel mese di aprile, infatti, i cedolini NoiPa conterranno non solo il proseguimento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) legata al triennio contrattuale 2022-2024 - pari complessivamente al 3,85% dello stipendio lordo (di cui lo 0,5% come IVC classica e il restante 3,35% come maggiorazione) - ma anche l’aggiunta dell’IVC per il nuovo triennio 2025-2027.

Quest’ultima, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, parte già maggiorata: dal consueto 0,3% si passa allo 0,6% per il periodo aprile-giugno, e all’1% a partire da luglio. Una misura pensata dal Governo Meloni come parziale anticipo degli aumenti che saranno stabiliti con il nuovo contratto, la cui trattativa deve ancora iniziare (nonostante in manovra ne siano state stanziate le risorse).

Contratto 2022-2024: manca la pubblicazione in Gazzetta

Sebbene l’accordo per il rinnovo del contratto 2022-2024 abbia da poco ottenuto l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, al momento manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Questo impedisce a NoiPa di adeguare le tabelle stipendiali e di riconoscere gli arretrati dovuti per tutto il 2024 e le prime mensilità del 2025.

Dunque ad aprile non si vedranno ancora in busta paga gli aumenti strutturali, ma solo gli anticipi legati alle IVC. A tal proposito, è bene ricordare che, una volta firmato e pubblicato il contratto, le somme già erogate a titolo di indennità di vacanza contrattuale verranno sottratte dagli arretrati complessivi spettanti.

Taglio del cuneo fiscale: aprile potrebbe essere il mese giusto

Sul fronte fiscale, ci si attende un’altra buona notizia: secondo le indiscrezioni delle ultime ore, infatti, il mese di aprile potrebbe coincidere con l’applicazione in busta paga delle nuove regole sul taglio del cuneo fiscale.

Ricordiamo che la misura, contenuta nella Legge di Bilancio 2025, prevede un aumento della detrazione per redditi da lavoro dipendente di 1.000 euro per i redditi fino a 32.000 euro, con una riduzione progressiva fino ad arrivare a zero al raggiungimento della soglia dei 40.000 euro.

Nel concreto, si tratta di un risparmio Irpef che inciderà direttamente sull’importo netto dello stipendio. Per un militare, un carabiniere o un poliziotto, con reddito lordo annuo di 30.000 euro, ad esempio, il beneficio fiscale netto può arrivare a circa 83 euro mensili, mentre per chi guadagna 35.000 euro si scende a circa 52 euro.

A questa misura si aggiungerà anche il riconoscimento degli arretrati relativi a gennaio, febbraio e marzo, che verranno erogati in un’unica soluzione non appena completati i calcoli da parte di NoiPa.

Il ritardo nell’applicazione delle nuove regole sul cuneo fiscale non è del tutto negativo. Questo, infatti, ha consentito a NoiPa di avere una stima più precisa del reddito annuo complessivo di ciascun dipendente. Ciò è importante perché, a differenza del vecchio sgravio contributivo (che veniva calcolato ogni mese in base allo stipendio percepito), il nuovo taglio del cuneo fiscale si basa sul reddito annuale.

Di conseguenza, applicare subito l’agevolazione senza conoscere con esattezza quanto guadagnerà il dipendente nell’arco dell’intero 2025 potrebbe portare ad errori: qualcuno potrebbe ricevere uno sconto fiscale che poi andrebbe restituito, altri potrebbero non riceverlo affatto pur avendone diritto. Prendersi qualche settimana in più, quindi, permette di applicare la misura con maggiore precisione, evitando spiacevoli conguagli a fine anno.

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