Paola Gentile - 13 giugno 2022
Cosa ci fa un incrociatore russo a largo della Puglia
Il Mar Mediterraneo è sempre più affollato. L’incrociatore russo Varyag avvistato a largo di Santa Maria di Leuca.
Il Mediterraneo è a tutti gli effetti il secondo teatro di scontro nella guerra tra Russia e Ucraina.
Se il conflitto che si sta consumando da oltre tre mesi vede, attualmente, le truppe agli ordini del Cremlino di stanza nel Donbass per conquistare la Repubblica indipendentista e filo russa di Lugansk, il Mare nostrum è quanto mai “affollato” di navi russe pronte a dividersi e rivendicare un proprio spazio in quelle stesse acque in cui le navi della Nato sono presenti per garantire la salvaguardia e la sicurezza di questo importante bacino.
Qualche giorno fa è stata avvistato il Varyag a largo delle coste pugliesi. L’incrociatore, gemello del Movska, affondato qualche tempo fa al laro di Odessa, starebbe facendo rotta verso Creta, ma questo non tranquillizza, dal momento che sempre più sottomarini e fregate russe sono uscite in mare per sfidare l’Occidente ed in particolar modo l’Alleanza Atlantica. Non ultimo le esercitazioni sia russe sia Nato nel mar Baltico (qui).
Quindi, il Mediterraneo è quanto mai attenzionato e il documento varato dal governo Draghi e voluto dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini circa la “Strategia di sicurezza e difesa per il Mediterraneo” è quanto mai indispensabile per mantenere gli equilibri fragilissimi che turbano le nostre acque.
Incrociatore russo a largo della Puglia: cosa sappiamo
Innanzitutto, il motivo tale per cui la Russia affolla il mar Mediterraneo è da ricercarsi nel fatto che sin dai tempi dell’Unione Sovietica, il Cremlino lo ha sempre considerato come parte di un unico quadrante, insieme al mar Nero. Vale a dire come se fosse suo.
Per questo e per molti altri motivi legati a strategie di tensione, la Russia ha spedito l’incrociatore Varyag nel mar Ionio, a largo della Puglia e per la precisione poco distante da Santa Maria di Leuca, a circa 200miglia da Taranto, dove ha sede la principale base della nostra Marina.
L’incrociatore russo avrebbe poi fatto rotta in direzione dell’Adriatico, accompagnato a distanza dal caccia “Ammiraglio Tributs”, che fornisce protezione anti-area e anti-sottomarini.
Le informazioni ci giungono dal monitoraggio della flotta russa condotto dal sito “The Shipyard” basato sull’esame delle foto satellitari, che tre giorni fa collocava il Varyag proprio vicino alle coste pugliesi.
Un altro analista delle “fonti aperte” - l’italiano ItaMilRadar , come riporta Repubblica - evidenzia l’insolita manovra di un velivolo da sorveglianza marittima dell’Alleanza Atlantica che sabato ha compiuto diversi voli circolari a ovest dell’isola di Zacinto. Nell’ultimo avvistamento il Varyag è stato visto dirigere la sua rotta verso Creta.
Se lo sblocco dei porti ucraini per il trasporto del grano passa dal controllo dello stretto del Bosforo, l’Adriatico offre alla Truman statunitense la rotta più breve per intervenire sulla Crimea con i cacciabombardieri F-18 Hornet.
Più volte sottomarini, caccia e fregate di Mosca si sono spinti nel canale di Sicilia e alle soglie del Golfo di Taranto.
Le imbarcazioni si muovono dalla base siriana di Tartous, e sostano nel Mediterraneo con sette navi principali e almeno due sottomarini d’attacco.
La presenza russa nel Mediterraneo è un chiaro segnale di sfida alla Nato.