Guido Scavazzin - 29 febbraio 2024
Direttiva sui compensi straordinari, le novità dell’aggiornamento tanto atteso
Esercito Italiano, pubblicata la direttiva n. 8002 sui compensi di lavoro straordinario. ASPMI ne ha riassunto le novità più importanti.
Sono giorni ricchi di novità per il personale militare: dopo l’aggiornamento delle norme per la vita e il servizio interno di caserma è stata pubblicata anche la direttiva n. 8002 sui compensi di lavoro straordinario che racchiude tutti gli aggiornamenti più rilevanti intervenuti in questi ultimi anni.
Da una verifica fatta dagli esperti di ASPMI (Associazione sindacale professionisti militari), che hanno effettuato un confronto con la precedente normativa, sono emerse diverse novità. La nuova direttiva racchiude tutte le innovazioni e le normative che hanno riflessi economici sul personale e sulle quali spesso ci sono stati dubbi interpretativi che hanno richiesto l’intervento chiarificatore da parte dello Stato Maggiore.
Ne è un esempio la fruizione del recupero compensativo anche il venerdì (che da alcuni Comandanti veniva precluso), come il riconoscimento della festività per il Santo Patrono anche al personale effettivo nel Comune in cui la giornata è considerata festiva ma comandato altrove.
Nel dettaglio, il personale impiegato in tale giornata festiva ha diritto, oltre al recupero o compenso in denaro per le ore di lavoro rese, al recupero dell’intera giornata, indipendentemente dalla durata e dalla tipologia della prestazione (servizi armati e non o comune attività lavorativa).
Tale previsione, afferente al recupero della festività, riguarda anche i volontari in ferma prefissata che prestano servizio nelle predette giornate.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le altre novità più importanti e le tabelle con gli importi per lavoro straordinario aggiornate (nell’attesa che abbia inizio la nuova fase di concertazione).
Monte ore annuo retribuibile
Per tutto il personale militare in servizio permanente viene fissato un tetto massimo individuale per la retribuzione da lavoro straordinario pari a 450 ore annuali.
Maggiore flessibilità
Una delle novità riguarda l’applicazione, per la prima volta, del concetto di flessibilità nei confronti del personale militare.
Nel dettaglio, viene consentito - su autorizzazione del Comandante - l’accesso al lavoro nella fascia oraria compresa tra le 07:00 e le 09:00. Ovviamente, se l’entrata è flessibile lo sarà anche l’uscita (tra le 15:30 e le 17:30), in quanto in ogni caso bisognerà garantire lo svolgimento completo dell’orario settimanale (36 ore).
Pausa pranzo e trattamento alimentare
Il personale ogni giorno ha a disposizione 30 minuti per il consumo del pasto, tempo che non concorre alla formazione dell’orario di lavoro e che può essere dedicato anche ad altre attività (ma non lavorative).
Nella direttiva viene chiarita la possibilità per cui il personale che fruisce dei riposi per allattamento (2 ore al giorno) può anticipare l’uscita senza tener conto della mezz’ora del pasto.
Indennità di prontezza operativa
Al personale militare contrattualizzato, quindi dal Graduato al Capitano, che al termine del normale orario di servizio è tenuto ad assicurare la propria disponibilità per l’impiego in assetti di livello plotone da trarre dai reggimenti del genio distribuiti sul territorio nazionale o, in nuclei di ricognizione, sulla base dei compiti assegnati dalle disposizioni di legge, viene riconosciuta l’indennità di prontezza operativa, indicata come IPO, pari a 8 euro al giorno.
Novità per il personale in ferma prefissata
I volontari militari, divisi in diverse categorie come i VFP1, VFP4 e VFT, svolgono il servizio secondo le direttive del Comandante di Corpo, seguendo generalmente gli orari di servizio. I VFP1 godono di un trattamento economico più vantaggioso, così come i VFI, comprensivo di un’indennità mensile aggiuntiva di 100 euro per il lavoro eccedente l’orario normale.
I VFP4 hanno un trattamento simile ai militari di servizio permanente e fino al 31 dicembre 2025 ricevono un’indennità mensile di 103,29 euro per le attività svolte oltre l’orario normale.
In generale, tutti i volontari in ferma prefissata possono ricevere compensazioni per il lavoro straordinario, anche in situazioni specifiche come nell’Operazione Strade Sicure, secondo le deroghe previste dalla normativa vigente.
Una novità rilevante è il riconoscimento dell’istituto dello straordinario per il personale in ferma. Oltre alla possibilità del recupero compensativo se ne potrà richiedere anche la monetizzazione (per quanto tale novità entrerà in vigore solamente nel 2025, con l’impiego dei primi VFT). E solo dal 1 gennaio 2026, il beneficio dello straordinario verrà esteso anche ai VFP4.
Termine di fruizione recupero compensativo
Per il personale inviato in missione all’estero, il termine per la fruizione dei recuperi compensativi è prorogato di 1 anno dalla data di effettivo rientro nella sede di servizio.
Gli importi
Di seguito trovate un riepilogo degli importi dei compensi per lavoro straordinario in vigore attualmente.
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