Paola Gentile - 21 novembre 2022
Entrano in servizio con due minuti di ritardo: carabinieri puniti con provvedimento disciplinare
Iniziano il servizio in esterna con due minuti di ritardo e vengono segnalati. Ecco cosa è successo a due carabinieri nelle Marche.
Il Comandante provinciale dei Carabinieri delle Marche ha sottoposto a provvedimento disciplinare due carabinieri rei di aver iniziato il servizio in esterna con 2 minuti di ritardo sull’orario previsto.
L’eccesso di zelo del Comandante, deciso ad ispezionare una pattuglia del Radiomobile impegnata in un posto di controllo alla circolazione stradale, ha portato alla segnalazione.
120 secondi che sono costati cari ai due appartenenti all’Arma dei Carabinieri che ora si ritroveranno a dover affrontare un provvedimento disciplinare.
Carabinieri segnalati per due minuti di ritardo: i fatti
Impegnati in un servizio in esterna, due carabinieri sono stati segnalati con un provvedimento disciplinare per avere iniziato il lavoro con due minuti di ritardo. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, controllando le attività in esterne dei suoi sottoposti, tramite un’ispezione, ha riscontrato che la pattuglia era in ritardo di 120 secondi.
Nella vicenda è intervenuto il Nuovo Sindacato Carabinieri precisando che per sua natura il servizio di protezione esterna è dinamico, continuamente variabile in base ai differenti scenari e quindi mai prevedibile.
L’imprevedibilità è legata a molti fattori: uno su tutti il traffico che si può incontrare per strada. L’episodio, evidenzia il sindacato, non ha “praticamente nessuna influenza sull’efficacia di questo tipo di controlli, la cui ragione principale è presenza e prevenzione”.
Carabinieri segnalati per due minuti di ritardo: cosa succede adesso
Il Comandante ha avviato il procedimento disciplinare contro i militari, incaricando un suo ufficiale subalterno. In caso di ricorso, lo stesso Colonnello diventerà il naturale giudice di una revisione del procedimento amministrativo.
Il sindacato contesta la rigidità operata nei confronti del personale e quindi, di conseguenza, dover lavorare in un “ ambiente tossico , attenzionati per ritardi insignificanti che possono essere causa dello specifico servizio e delle situazioni mai uguali che devono affrontare”.
L’azione legale
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha annunciato che provvederà a un’adeguata difesa dei militari e a chiedere ai vertici dell’Arma se il comportamento assunto dal Comandante sia riconducibile a una gestione del personale equilibrata, ponderata, e soprattutto diretta a nutrire il senso di appartenenza.
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