Sicurezza per le forze dell’ordine, l’incontro di UIL, USIC e USIF

Sicurezza per le forze dell'ordine, l'incontro di UIL, USIC e USIF

L’incontro di UIL, USIC e USIF sulla sicurezza delle forze dell’ordine (e di conseguenza dei cittadini). Ecco i temi più importanti.

Nella giornata di martedì 8 ottobre si è svolto a Roma il convegno Investire in sicurezza: più tutele per gli operatori, più servizi per i cittadini, organizzato da UIL Polizia, UILPA Polizia penitenziaria, USIF e USIC. Nell’occasione le sigle sindacali hanno affrontato temi delicati e complessi, incentrati ovviamente sulla sicurezza degli operatori di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri. Tra le tematiche analizzate, grande attenzione è stata dedicata all’escalation di aggressioni ai danni delle forze dell’ordine.

In tal proposito, l’USIF ha proposto un emendamento al Ddl sicurezza che andrebbe a introdurre sanzioni economiche e reddituali come deterrente dei reati contro il personale delle forze dell’ordine. Come ricordato da Vincenzo Piscozzo, Segretario generale dell’USIF, “questi individui, senza sosta, attaccano e offendono le Forze di Polizia e con esse lo Stato italiano stesso”.

Rivedere le modalità di repressione degli illeciti a danno delle forze dell’ordine è un esempio di proposta concreta e tangibile in sostegno al personale, che non può in ogni caso sostituire un intervento più ampio e generale. Per tutelare effettivamente e costantemente il personale delle forze dell’ordine bisogna permettere l’azione dei soggetti preposti allo scopo, per l’appunto i sindacati. Sull’argomento, in occasione del convegno, è intervenuto anche il Segretario generale di USIC Antonio Tarallo, che ha fatto notare l’inadeguatezza e soprattutto la frammentazione della regolamentazione dell’attività sindacale nel comparto Difesa e Sicurezza.

Parla, nel dettaglio, della legge n. 46/2022 “una Legge senza coraggio, a differenza della Legge sulla Sindacalizzazione della Polizia di Stato che, seppur nata oltre 40 anni fa, è sicuramente migliore. Non è possibile in un Comparto Difesa/Sicurezza, contrattare con tre leggi sulla sindacalizzazione diverse.” afferma il Segretario di USIC, che pone alcuni esempi concreti di disagio per l’Arma dei Carabinieri, e sottolinea soprattutto la mancanza di coerenza rispetto all’impegno e alla vicinanza verso le Forze Armate profusi dal governo.

Si fa riferimento, tra le altre cose, al pagamento degli straordinari e alla nota dichiarazione indignata del presidente Giorgia Meloni sull’inadeguatezza di “6 euro l’ora” e alla richiesta - finora mai attesa - del riconoscimento del pagamento di ogni ora effettivamente lavorata, estendendo la disciplina del DPR n. 422/1977, riconosciuta invece alla Polizia di Stato. Non meno importante, la limitata tutela legale prevista dal ddl Sicurezza (peraltro estesa alle Forze Armate soltanto in un secondo momento). Sull’agibilità sindacale è intervenuto anche Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della UIL, che ha dichiarato:

Non è comprensibile che abbiano delle limitazioni dal punto di vista sindacale. La domanda che poniamo alla politica è questa: perché si ha paura della democrazia e della libertà? Perché persone che lavorano per il bene del paese non possono esercitare a pieno il loro diritto sindacale.

Il tema degli investimenti per la sicurezza, invece, è stato ampiamente analizzato da Benedetto Attili - responsabile UIL dipartimento difesa e sicurezza - e Vittorio Costantini - Segretario regionale della UIL Polizia - che ricordano l’importanza di tutelare la dignità dei lavoratori e di non cadere nell’ideologizzazione del problema. Servono interventi reali per sopperire alla carenza di organico e alla grave perdita del potere d’acquisto. Rincara la dose anche UILPA Polizia Penitenziaria, in una sintesi a caldo del convegno:

Nel confronto di oggi, con istituzioni e politici di primo piano, abbiamo ribadito che investire in questo settore non è un costo, ma un investimento per il bene del Paese e la sicurezza della collettività.

I sindacati hanno così ricordato la necessità di maggiori investimenti, indispensabili per appianare la sofferenza economica del comparto, ovviamente a beneficio dell’intera cittadinanza. Tutelare la sicurezza delle forze dell’ordine è infatti il modo più efficiente e diretto per tutelare tanto i cittadini, intesi nella singola individualità di ognuno, quanto lo Stato a livello istituzionale.

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