FESI 2022 Forze armate, fondo più povero: di quanto diminuisce e perché

Il FESI (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali) è un fondo destinato alle Forze armate italiane e alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare e premia l’attività svolta dal personale nel corso dell’anno.

Per il 2022, lo stanziamento di denaro previsto per il FESI sarà più povero di circa 58 milioni di euro (circa 200 euro pro-capite).

Lo ha reso noto il Co.Ce.R. del Comparto Difesa (Esercito, Marina e Aeronautica Militare) che ha chiesto a gran voce un aumento dei fondi nella prossima legge di Bilancio 2023.

“Tale situazione è conseguenza del mancato appostamento in Legge di Bilancio dell’anticipo contrattuale che negli anni passati veniva versato per compensare il mancato rinnovo contrattuale “già scaduto”” si legge nella nota stampa.

Tuttavia, questi motivi non bastano a giustificare un compenso inferiore “se allo stesso tempo la qualità e la quantità di attività militari è aumentata?”.

FESI Forze armate: diminuiscono i fondi

L’efficienza del personale militare di terra, di mare e di cielo deve passare necessariamente da un FESI adeguato, invece il Fondo di Efficienza sarà più povero di circa 58 milioni di euro, circa 200 ero pro-capite: “È comprensibile, quindi, che il riconoscimento della efficienza sia nettamente inferiore a quelli degli anni precedenti?”.

FESI Forze armate: le richieste del Co.Ce.R. Difesa

Il Co.CE.R. Difesa apprende con rammarico che nella legge di Bilancio 2023 non ci sono risorse dedicate a ristorare le esigenze del personale militare, “sottoposto anch’esso all’erosione del potere d’acquisto, come tutti gli altri cittadini, di fronte ad una inflazione che morde”.

La richiesta è che il governo stanzi delle risorse ad hoc allo scopo di alimentare il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali per l’anno 2022, altrimenti la cifra in busta paga sarà davvero magra.