Chiara Esposito - 29 ottobre 2021
Forze Armate, Polizia e VVF: nella Legge di Bilancio più riconoscimenti per la specificità
Importante riconoscimento per il Comparto Difesa: novità sul tema della specificità. Il commento del delegato Francesco Gentile.
Con la Legge di Bilancio il Governo muove i primi passi verso il riconoscimento ufficialmente della specificità per il Comparto Difesa Sicurezza e Soccorso. All’attività dei lavoratori delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco verrà quindi garantita la giusta tutela sul fronte pensionistico.
I riflettori, così come chiedeva il delegato Co.Ce.R. (Consiglio centrale di rappresentanza militare) Francesco Gentile, sono quindi stati accesi e la questione acquisisce adesso la rilevanza tanto auspicata. Il suo commento sottoscrive quindi il cambiamento in atto e testimonia la speranza che gli addetti ai lavori possono ora iniziare a riporre nel loro futuro.
Cosa si intende per specificità?
Sul tema della specificità legifera l’articolo 19 della legge 4 novembre 2010 n. 183 ("collegato lavoro"). Nello stesso si sostanzia il riconoscimento del particolare status lavorativo connesso ai membri delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Tale fattore dipende dalla peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell’ordine e della sicurezza interna ed esterna affidata al Comparto. Senza contare i requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.
Questa consapevolezza si aggiunge a quello che anche la Camera definisce “un orientamento largamente condiviso in merito all’opportunità di avviare una serie di iniziative volte a favorire la funzionalità ed operatività dello strumento militare”.
Si registra infatti la necessità di agire per:
- salvaguardarne la funzionalità e le capacità operative di intervento;
- rimodulare gli investimenti in base ai compiti effettivamente svolti;
- destinare in via prioritaria le risorse della difesa ai settori del reclutamento e dell’addestramento e ad assicurare nel tempo, stabilità e coerenza;
- tutelare il rapporto tra Forze armate e territorio.
Il ruolo preminente dell’intero organo è quindi fortemente riconosciuto, ma d’ora in poi lo sarà anche su fronti più specifici.
Cosa cambia con questo riconoscimento?
Nel concreto, attraverso l’articolo 27, si parla di istituire un fondo per la realizzazione d’interventi perequativi di natura previdenziale in modo tale da imprimere una svolta decisiva al benessere del Comparto nella sua interezza.
Stando alle informazioni pervenute in merito il fondo ha una dotazione di:
- 20 milioni di euro per il 2022;
- 40 milioni di euro per il 2023;
- 60 milioni di euro per il 2024.
Tali risorse sono sia di tipo compensativo “rispetto agli effetti derivanti dalla liquidazione dei trattamenti pensionistici per il personale in servizio il giorno precedente la data di entrata in vigore del relativo provvedimento normativo” che integrativo per le forme pensionistiche complementari (articolo 26 comma 20 della legge 448 del 1998). Queste ultime sono destinate al personale immesso a decorrere dalla data di entrata in vigore della manovra.
Il commento del delegato Cocer
In un comunicato del 29 ottobre il Delegato Cocer Francesco Gentile commenta positivamente l’esito del Consiglio dei Ministri tenutosi in data 28/10/2021.
La bozza della Legge di Bilancio 2022 varata in quella sede, a suo giudizio, dimostra l’efficacia delle battaglie che il Comparto Difesa Unito porta avanti sul tema dei riempimenti di contenuti della specificità. La stessa è infatti descritta dal delegato come un valore fondante per revisionare il sistema previdenziale del personale.
Attraverso questo riconoscimento economico, il Governo ha sancito definitivamente il sacrificio degli uomini e delle donne in divisa - commenta Gentile - I militari potranno cominciare a guardare alla pensione con occhi sereni.
L’annoso problema della pensioni è quindi oggi opportunamente riconosciuto come tale visto l’avvio delle pratiche per lo stanziamento delle risorse tanto attese.
La prima fase del pacchetto specificità viene insomma a sostanziarsi come una vittoria. Per rimarcare quindi l’importanza del lavoro svolto finora in tal senso, quel lavoro che oggi sta generando i suoi primi frutti, il delegato continua sottolineando:
“Le rivendicazioni al tavolo contrattuale continuano con fermezza”.
I punti cardine di questo intervento si sono basati e continueranno a basarsi perciò sul trattamento economico, giuridico e accessorio del personale nonché sul riconoscimento della tutela legale.
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