Giorgia Bonamoneta - 25 febbraio 2022
Come lo scontro in Ucraina può trasformarsi nella terza guerra mondiale
La Terza guerra mondiale è uno scenario probabile? Non è da escludere dicono gli esperti, ma ci sono anche altri scenari in discussione. Ecco cosa può accadere.
Non si parla di altro, non si teme altro. Il rischio che lo scontro tra Russia e Ucraina si trasformi in un scontro su scala mondiale mette il mondo in ginocchio e in un profondo stato di ansia. Ma davvero lo scontro in Ucraina può diventare l’inizio della Terza guerra mondiale?
Ci siamo svegliati in un mondo diverso e ostile, che rischia di ricadere in un periodo più o meno lungo - dipende dal tipo di arma che minacceremo di usare - di confitto armato diretto e indiretto. Da attacchi militari via terra, aria, mare e violazione dei sistemi di sicurezza, l’Europa in particolare ne esce indebolita sul piano economico.
La risposta alla domanda di apertura non è semplice e, non potendo immaginare il futuro, non si può far altro che raccogliere informazioni e provare a capire quali sono i possibili scenari, i migliori e, purtroppo, i peggiori.
È davvero l’inizio della Terza guerra mondiale?
Partiamo dal presupposto che un leader contemporaneo potrebbe riuscire in qualsiasi momento, con alle spalle il giusto gruppo di uomini di potere, a scatenare una guerra. La portata di questa dipende dall’equilibrio, sempre precario in verità, nel quale versa il mondo in quel momento.
Diciamoci la verità: dopo la pandemia, considerata in dirittura di arrivo, il mondo aveva bisogno di un periodo di relax. La possibilità di una guerra è stata vista in principio come irreale, poi come sempre più probabile, infine concreta e ora inevitabile. Quando ieri, 24 febbraio, le truppe e i missili russi hanno mosso contro l’Ucraina, il mondo quasi non riusciva a crederci. Anche se c’erano stati tutti gli indizi e i messaggi anticipatori del caso, ignorati o messi da parte per affrontare la crisi sanitaria.
Allo stesso modo l’idea di una guerra mondiale appare lontana, poi sempre più vicina e potrebbe, a un certo punto, essere inevitabile. Ma quando questo accade? Possiamo davvero dirci al sicuro da un conflitto di ampia portata?
I 4 scenari della Terza guerra mondiale
Lo scoppio di una guerra dai confini allargati, ampi (mondiali sono solo le conseguenze) non è qualcosa di così lontano dalla realtà. In 100 anni sono state combattute due guerre mondiali terrificanti, oltre a moltissimi altri conflitti. Un secolo senza grandi guerre era quasi impensabile, ma immaginare di doverla vivere è spaventoso. Forse siamo speranzosi che, dopo due conflitti mondiali, il mondo non voglia più sentire l’odore di sangue e ferro.
Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato la pericolosità della spirale di violenza perpetrata in queste ore ai danni dell’Ucraina, un Paese indipendente e libero. “La pace è in pericolo” ha detto, perché non si può conoscere al momento l’estensione e le conseguenze che queste azioni di forza contro l’Ucraina potrebbero avere.
Cerchiamo quindi di immaginare 4 scenari, due positivi o relativamente positivi e due negativi:
- pace armata
- alleanze e sanzioni
- occupazione dell’Ucraina a tempo indeterminato
- conflitto generale (o Terza guerra mondiale)
Come si può concludere il conflitto in Ucraina: pace armata e sanzioni
Gli scenari migliori a disposizione sul tavolo sono quelli relativi a una raffreddamento della situazione ucraina. Da una parte la possibilità di arrivare a una situazione di stallo, di una pace armata. In questo caso è la potenza dell’escalation, il cui ultimo gradino sono le armi nucleari, a mettere un freno alla spirale di violenza. Proprio in merito a ciò il presidente ucraino in queste ultime ore ha chiesto un tavolo di confronto con Vladimir Putin.
Il secondo scenario nella sfera dei migliori è quello che vede la Russia fermarsi nelle zone già conquistare, con il rientro nelle cosiddette repubbliche indipendenti del Donbass. Un pezzettino alla volta così Putin riuscirebbe a erodere il territorio ucraino. Ma è uno scenario positivo, perché questo vorrebbe dire che le sanzioni - che già 8 anni fa, dopo la Crimea, hanno avuto un profondo impatto sull’economia russa - hanno funzionato. C’è però chi fa notare che la Russia ha già pensato a uno scudo economico e che al momento non ha bisogno di capitale dall’estero grazie a riserve valutarie per 600 miliardi.
Come si può concludere il conflitto in Ucraina: occupazione ed escalation mondiale
I due scenari peggiori vedono sono quelli che vedono una guerra lunga di occupazione, con le forze ribelli ucraine in conflitto con l’esercito russo sul posto, mentre un cambio di regime, filo-russo, viene instaurato a Kyiv - nome ucraino di Kiev, che è la versione russa del nome - e con l’inevitabile allontanamento dell’Ucraina dall’Europa e dalla NATO.
Il conflitto generale, la Terza guerra mondiale, non è del tutto impossibile. Se la Russia non vuole trattare con l’Ucraina una via diplomatica, nella quale l’Ucraina è destinata a perdere qualcosa, sarà solamente Vladimir Putin a decidere come dovrà andare. È alquanto improbabile che se l’Ucraina viene presa con la forza, l’escalation militare si fermi. Come ha ricordato il Generale Vincenzo Camporini: “Se la Russia aggredisce i Paesi Nato l’escalation è inevitabile” e oggi la scala dell’escalation ha come ultimo gradino proprio il conflitto nucleare che tutti temono. Tutti tranne (forse) Putin.
Terza guerra mondiale: difficile ma non impossibile
Lo scoppio di una guerra mondiale, cioè di ampie dimensioni, può essere provocato nella piena consapevolezza di non avere la vittoria in pugno. Le due guerre precedenti si ponevano lo stesso dubbio di partenza, cioè chi sarebbe stato il vincitore. Al momento il dubbio è lo stesso. Non sappiamo se e chi, allo scoppio di un conflitto esteso, parteciperà e sarà vincitore.
Si sta parlando sempre di schieramenti contrapposti e sempre di una guerra in Europa, nucleo sanguinolento degli scontri del passato. A giocare la partita si è in due: NATO e alleati contro la Russia e i suoi alleati, quali potrebbero essere Cina, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Azerbaijan e Kirghizistan.
Uno scenario da guerra nucleare con questi Paesi come rivali potrebbe avere effetti catastrofici. Si parla di quasi 90 milioni di morti nelle sole prime 5 ore. Secondo lo studio del team dell’Università di Princeton, guidato da Alex Glaser, le conseguenze coinvolgerebbero l’intero mondo.
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