Paola Gentile - 14 giugno 2022
La Russia minaccia l’utilizzo di armi nucleari: "Se daranno armi colpiremo"
Nella guerra russo-ucraina si inserisce un altro attore: la Polonia, con l’ex ministro degli Esteri che chiede di dotare Kiev di armi nucleari.
A surriscaldare un’atmosfera già incandescente, ci si mette anche l’ex ministro degli Esteri polacco e deputato al Parlamento europeo, Radoslaw Sikorski, che ha proposto di dotare l’Ucraina di armi nucleari.
Come abbiamo avuto modo di verificare in questi mesi di guerra, il conflitto russo-ucraino si sta consumando sì tra questi due Paesi, ma in realtà ne è coinvolto tutto il mondo.
Dalla Nato agli Stati Uniti, passando per le posizioni ambigue di Cina e Turchia, ognuno si sente in dovere di esprimere delle proprie considerazioni, che poi si tramutano in una risposta russa che è sempre sprezzante e che ha come filo conduttore la minaccia del nucleare.
E di spavalderia nell’ostentare il suo armamento la Russia ne ha ben donde, con un potenziale in grado di distruggere buona parte, se non tutta l’Europa.
Ora le dichiarazioni dell’ex ministro polacco suonano come un’ennesima provocazione e quelle della Russia come l’ennesima sfida contro un Occidente che, per stessa ammissione dell’ex Presidente Medvedev, è profondamente odiato.
Non saprebbe meglio gettare acqua sul fuoco, anziché benzina?
Quello che è sicuro è che se l’Ucraina verrà dotata di armi nucleari, la risposta della Russia sarà immediata: “Se daranno armi colpiremo” replica senza mezzi termini il Cremlino. E il pericolo di un allargamento del conflitto anche alla confinante Polonia si fa sempre più concreto.
Scontro Mosca-Varsavia: le parole che hanno fatto infuriare il Cremlino
Nella guerra russo-ucraina, un altro comprimario si fa strada: la Polonia. Dal punto di vista della posizione geografica, per la sua appartenenza alla Nato e per il sostegno che in questi mesi non ha mai fatto mancare al popolo ucraino, accogliendo centinaia di migliaia di profughi, la Polonia è sorvegliata speciale.
Come abbiamo potuto notare, alla Russia basta un nonnulla per accendere una miccia guerrafondaia, con l’obiettivo di cercare uno scontro con la Nato (le esercitazioni e l’affollamento nel mar Baltico e nel Mediterraneo di navi russe dovrebbe già aver dato qualche segnale in questo senso).
Le dichiarazioni dell’ex ministro degli esteri polacco e membro del Parlamento europeo, Radoslaw Sikorski, hanno fatto infuriare il Cremlino, perché, secondo Sikorski, la Russia avrebbe violato i termini del Memorandum di Budapest sulle garanzie di sicurezza, rifiutandosi di rispettare la sovranità e l’integrità dell’Ucraina.
Per questo motivo, le armi nucleari dovrebbero essere restituite a Kiev anche se gli ucraini se ne sono volontariamente disfatti, nel momento in cui si è disgregata l’Unione sovietica.
Scontro Mosca-Varsavia: la replica della Russia
Il capo della Duma di Stato della Federazione russa, Viacheslav Volodin, ha minacciato che se il suggerimento di Sikorski di dotare l’ucraina di armi nucleari verrà concretizzato, l’eventuale conflitto nucleare distruggerà il continente europeo.
“Sikorski sta provocando un conflitto nucleare nel centro dell’Europa. Non pensa né al futuro dell’ucraina né a quello della Polonia. Se i suoi suggerimenti si realizzeranno, questi Paesi cesseranno di esistere, così come l’Europa”.
L’affermazione è perentoria, come pure il resto del tono della dichiarazione: “Sikorski e simili sono la ragione per cui l’Ucraina non solo deve essere liberata dall’ideologia nazista, ma anche smilitarizzata, assicurando lo stati di Paese libero da armi nucleari”.
Parole inequivocabili che prestano il fianco a risvolti drammatici. Il capo della Duma ha consigliato ai polacchi di privare l’ex ministro della sua carica al Parlamento europeo e di costringerlo a sottoporsi ad una visita psichiatrica e costringerlo a rimanere a casa.
La replica della Polonia non si è fatta attendere. Il primo ministro Mateusz Morawiecki ha affermato: “il popolo polacco è pronto a difendersi in caso di attacco russo”, rimarcando che “ci sono 40milioni di polacchi pronti a prendere le armi per difendere la loro patria”.
La Polonia, ha ribadito Morawiecki, “non intende tornare sotto il dominio russo. Rifiutiamo il colonialismo e il loro imperialismo”.
Il rischio di un’escalation di armi nella guerra ucraina non è da sottovalutare.
L’Istituto Internazionale di ricerca sulla Pace ha stimato che all’inizio del 2022, il numero di armi nucleari nel mondo è tornato ad aumentare. Dai primi dell’anno, le nove potenze nucleari (Gran Bretagna, Cina, Francia, India, Israele, Corea del Nord, Pakistan, Stati Uniti e Russia) hanno 12.705 testate nucleari.
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