Luca Restivo - 27 aprile 2022
Legge 244/2012 sulla revisione delle Forze armate: cosa cambia
La data di ridimensionamento delle Forze armate è stata spostata al 2031 ed è stata operato un cambio alla nomenclatura dei gradi.
La Camera dei deputati ha approvato in prima lettura la Legge sulla Revisione del Modello delle Forze armate e la proroga dei termini della legge n. 244 del 2012.
La proposta di legge era già stata licenziata dalla Commissione Difesa della Camera il 28 dicembre scorso e il passaggio successivo sarà quello in Senato.
La legge 244/2012, meglio nota come “Legge Di Paola” pone come termine ultimo la fine del 2024 per un passaggio ad un Modello di Difesa composto da 150.000 militari e 20.000 civili, a fronte delle attuali 165.000 presenze.
La rigidità della Legge ha, secondo ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari), “messo in ginocchio tutto lo strumento Difesa, attraverso la riduzione dei volumi organici del personale e la cessione e dismissione di alcune strutture militari”, quindi la revisione di alcuni aspetti viene salutata come “necessaria e indispensabile per tutte le Forze armate”.
I tagli, operati in un contesto assai difficoltoso per l’Italia, hanno avuto ripercussioni forti sul Comparto Difesa, maggiormente colpito dalle restrizioni economiche. La riduzione del personale costringe, di fatto, le donne e gli uomini in divisa a rispondere sempre di più a esigenze sempre crescenti.
Con la revisione approvata in prima lettura alla Camera le cose cambiano.
Cosa cambia
Con la Legge 244/2012 si è dato vita ad “una piramide organica molto più ristretta la quale non ha permesso i dovuti sbocchi di carriera, progressioni economiche legate agli avanzamenti tra ruoli e soprattutto moltissime difficoltà nei trasferimenti” evidenzia ASPMI che plaude alla decisione del legislatore di procrastinare i termini previsti dalla legge e spostarli al 2031.
Con un lasso di tempo così ampio c’è la possibilità di adeguare il sistema Difesa alle nuove esigenze e calibrare meglio lo strumento, in modo da dare vita ad un ridimensionamento ragionato e non bloccato.
Tra le novità presenti nella Legge 244/2012 vi è il cambio della nomenclatura dei gradi del personale Graduato e Sergente.
“Finalmente si abbandona una nomenclatura ritenuta inconcepibile, arretrata e poco utilizzabile nei contesti gerarchici dove il grado è importante e la gerarchia è il fondamento essenziale di un sistema militare”.
Ora, la Legge passerà al vaglio del Senato. L’approvazione permetterà di “iniziare un percorso costruttivo che riporti i militari, la loro carriera professionale e le loro famiglie al primo posto sul panorama nazionale”.
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