Paola Gentile - 2 marzo 2023
Merce contraffatta: cosa rischia chi la acquista
Tutto quello che c’è da sapere su cosa si rischia ad acquistare merce contraffatta.
Produrre e vendere merce contraffatta è reato, e questo lo si fa, dal momento che si viola la proprietà intellettuale di chi ha ideato e realizzato quel determinato oggetto; ma forse non tutti sono a conoscenza del fatto che anche acquistare merce falsificata costituisce un reato.
La tentazione è forte, specie quando ci troviamo davanti la borsa dei nostri sogni, che originale e da cartellino verrebbe a costare un piccolo capitale, e la troviamo esposta sulle bancarelle, online o nei negozi che vendono prodotti falsi, a un prezzo irrisorio. In quella situazione, occorre fermarsi a ragionare e desistere.
La merce contraffatta non si compra. È reato. Malgrado questo training autogeno che ognuno di noi dovrebbe farsi quando sta per cadere in tentazione, l’Italia è il terzo Paese al mondo per sequestri di merce contraffatta.
Se per la produzione e la vendita il reato è punito con una sanzione pecuniaria che va da 2.500 euro fino a 25.000 euro e con la reclusione da 6 mesi a 3 anni; chi compra roba falsa incappa in una sanzione amministrativa piuttosto salata.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su cosa rischia chi acquista merce contraffatta e quando, invece, comprarla non implica nessun risvolto spiacevole.
Cosa rischia chi compra merce contraffatta
Merce contraffatta: cosa si intende
Si definisce merce contraffatta un prodotto che viene venduto come originale ma non lo è, sia per quel che concerne la provenienza che la produzione.
Per cercare di arginare la pratica della contraffazione, alcuni noti marchi, maggiormente colpiti dai falsari, hanno inserito, all’interno dei prodotti, dei tagliandini di originalità, proprio per far sì che gli acquirenti si rendano conto di acquistare un prodotto originale.
Merce contraffatta: quando comprarla è reato
Come abbiamo già evidenziato, chi produce e vende merce falsa rischia una multa pecuniaria e anche il carcere. Se immettere sul mercato prodotti contraffatti è un reato, lo è anche acquistarli.
Esiste, infatti, il reato di acquisto di merce contraffatta. Anche se il nome tecnico non è proprio questo, chi compra merce falsa commette il “reato di ricettazione”, previsto dall’articolo 648 del Codice penale e si concretizza quando si procura non per sé ma per altri, cioè per profitto, una merce proveniente da capi rubati o da provenienza delittuosa.
Se il bene è stato acquistato per uso personale, non si configura il reato di ricettazione, come stabilito dalla Cassazione.
Quando si è rei di non aver verificato la legittima provenienza del bene, allora c’è l’eventualità che si realizzi il reato di incauto acquisto. Suddetto reato è punito con una multa non inferiore a 10 euro e con l’arresto fino a 6 mesi.
Merce contraffatta: quando comprarla non è reato
Se si acquista un prodotto, credendo di aver fatto un buon affare, e pensando che sia originale, in questo caso il reato non si configura e quindi non scatta la sanzione.
Va da sé che se si acquista una borsa Chanel, edizione limitata, a 100 euro, in questo caso quello che abbiamo fatto non è un affare o un acquisto in buona fede, ma abbiamo comprato merce falsificata, reato punibile con la sanzione di cui sopra.
Gli altri due casi in cui si chiude un occhio e si “perdona” l’acquisto di merce contraffatta è quando il bene sequestrato è di scarso valore e quando il falso è chiaramente un falso perché prodotto in maniera grossolana e con palesi errori di contraffazione. Insomma, non somiglia all’originale.
Acquisto merce contraffatta: a quanto ammonta la sanzione
Acquistare merce contraffatta innesca delle inevitabili conseguenze. Infatti, il rischio è quello di incappare in un illecito amministrativo, sanzionato, dal 2009, con una multa che va da un importo minimo di 100 euro ad un massimo di 7.000 euro.
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