Paola Gentile - 14 marzo 2023
Multe, cambia tutto dal 27 marzo: aumenti in arrivo
Da fine marzo aumenti in arrivo per le multe. Il motivo? I costi di notifica postale.
Dal 27 marzo prendere una multa per violazione del Codice della Strada farà ancora meno piacere.
Infatti, da fine mese le sanzioni amministrative che interesseranno gli automobilisti indisciplinati saranno più alte. Il motivo? L’aumento dei costi di notifica postale.
Ad essere responsabili dell’aumento delle spese postali per gli atti giudiziari sono due sigle: Can e Cad. La decisione è stata presa dall’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni che, tramite la delibera 469/19/Cons, ha stabilito l’incremento dei costi di notifica a domicilio della contravvenzione.
Vediamo di quanto sarà l’aumento.
Aumento multe dal 27 marzo: di quanto?
L’aumento disposto dall’ Autorità di Garanzia per le Comunicazioni riguarda i costi di notifica al domicilio della sanzione amministrativa che scatta quando si viola il Codice della Strada.
L’aumento previsto è di +0,55 centesimi che andranno a sommarsi agli attuali 2,70 euro che devono essere pagati per la Comunicazione di Avvenuta Notifica (Can) e per la Comunicazione di Avvenuto Deposito (Cad).
Il totale della spesa sarà di 3,25 euro. A dire il vero, l’incremento non sarà propriamente di 55 centesimi netti, in quanto tra voci che aumenteranno e voci che diminuiranno alla fine l’aumento sarà di soli 30 centesimi.
Riepilogando: nel complesso e sommando tutti i costi di notifica delle multe a casa, dal 27 marzo, dagli attuali 10,15 euro si passerà a 10,45 euro. Un aumento contenuto che fa il paio con lo stop agli aumenti dovuti all’inflazione che era fissato per lo scorso 1° gennaio.
Abbattere i costi con la Piattaforma
L’Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale ha criticato duramente gli aumenti per le spese postali per la notifica degli atti giudiziari, multe incluse.
Anziché aumentare i costi di consegna, per l’Asaps si potrebbe attivare la Piattaforma Notifiche Digitali degli atti pubblici (Pnd) che, ancora oggi, è in fase di sperimentazione.
Il progetto, affidato a PagoPA, abbatterebbe i costi, notificando le multe non via posta, ma tramite App IO, oppure tramite posta elettronica certificata.
Stop aumenti legati all’inflazione
Ogni due anni avviene l’aggiornamento degli importi delle sanzioni legato alla violazione delle norme del Codice della Strada, tenendo conto dell’inflazione secondo i parametri resi noti dall’Istat.
Quest’anno, però, l’aumento previsto dal 1° gennaio 2023 non è scattato, grazie alla misura inserita dal governo nella Legge di Bilancio 2023 con la quale è stato stoppato, e quindi congelato, il tutto al 2022-2024.
“In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat” si legge nel testo della misura.
Certamente una buona notizia, dal momento che le stime dell’Unione Nazionale Consumatori parlavano di un aumento degli importi di circa il 15%.
Argomenti correlati: Codice della Strada